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ORTIGIA FILM FESTIVAL - Secondo film in Concorso "Pecore in Erba"


A presentare il film di Alberto Caviglia, davanti alle platee sempre pienissime malgrado la finale dei Campionati Europei, Davide Giordano protagonista del film. Un film con molte apparizioni speciali tra cui quella di Lorenza Indovina, in giuria corti al Festival, nei panni della maestra di Leonardo Zuliani.


ORTIGIA FILM FESTIVAL - Secondo film in Concorso
Lorenza Indovina e Davide Giordano (foto Giurato)
"Pecore in Erba" è stato il film rivelazione di Venezia 2015, presentato nella sezione Orizzonti. Al Festival di Ortigia arriva in Concorso accompagnato dall'attore protagonista Davide Giordano che prima e dopo le proiezioni ha incontrato il pubblico raccontando il film e il suo personaggio.

Com'è stato interpretare un personaggio un po' folle come Leonardo Zuliani, protagonista di Pecore in Erba?

"È stata una bella esperienza, la prima volta per me che ho girato un mocumentary, un finto documentario e non avevo mai frequentato il genere".

In Pecore in erba ci sono molti attori e non attori "ospiti", come hai lavorato con loro?

"Non li ho incontrati tutti, ma quelli che ho incontrato erano molto disponibili, ricordo piacevolmente ad esempio Fabio Fazio che, era il primo giorno di riprese, è stato molto disponibile e carino e con lui abbiamo parlato della scena e ripetuto insieme al regista Alberto Caviglia... insomma una bella esperienza".

Opera prima di Alberto Caviglia com'è stato lavorato con lui?

"Bello, perché è un regista con le idee molto chiare, quindi le indicazioni erano perfette in modo disarmante. Il set, anche se i tempi erano molto stretti, lui diceva quelle due tre cose e la scena funzionava".

Come hai vissuto il tema affrontato, l'antisemitismo, trattato in modo così ironico e un po' folle?

"A me è piaciuto molto. Affrontare il tema dell'antisemitismo con un'ironia così feroce, è una cosa abbastanza nuova almeno da noi, l'argomento in sé non lo è ma come è stato trattato. Sentivo il peso di stare a fare una cosa estremamente "criminale"... qualcosa che ci sottoponeva a un rischio. Uno di questi è che il pubblico non capisse fino in fondo l'ironia del film, cosa che invece poi è avvenuta e ci ha sorpreso. il film è stato apprezzato, capito e amato".

Che valore hanno i Festival per te?

"Per me i festival sono molto importanti perché avvicinano il pubblico normale ai film, ai dibattiti, agli incontri sensibilizzando il pubblico a quest'arte. E ce n'è bisogno visto che la televisione prevale nella nostra epoca rispetto alle altre arti. E sono molto felice di essere qui a Ortigia perché io da palermitano, siciliano, trovarmi in un posto che è anche la mia terra mi dà un senso di fierezza".

11/07/2016, 11:19

Stefano Amadio