Il terremoto “viene messo in scena” da un gruppo di giovani professionisti, che attraverso il linguaggio cinematografico scelgono di raccontare una storia capace di racchiudere allo stesso tempo amore, amicizia, tragedia e speranza. E a farlo saranno il regista
Marco Cassini, gli attori protagonisti Stefano Muroni e Walter Cordopatri, la produttrice esecutiva Ilaria Battistella e l'ideatore Samuele Govoni.
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La notte non fa più paura”, spesso definito “il film della gente” è stato realizzato grazie al contributo di molti che hanno scelto di credere fin da subito in questo progetto. L'opera prima del regista abruzzese Cassini è stata presentata nell'aprile 2015 in avant premier all'Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles, in anteprima nazionale lo scorso 9 aprile a Teramo (proiezione sold out) e in prima nazionale il 20 maggio, a 4 anni esatti dalla prima scossa, al Cinepark Apollo di Ferrara (proiezione sold out). Tutto esaurito anche il 29 maggio a Cento e grande successo anche nelle successive tappe a Mantova e Medolla. Ora il film arriva a Roma all'Apollo 11 per un'importante proiezione nella Capitale, che si terrà lunedì 20 giugno 2016 alle 21;00.
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La notte non fa più paura”, il film sul terremoto dell'Emilia, opera prima del regista
Marco Cassini presentata alla 34esima edizione del Valdarno Cinema Fedic, festival cinematografico toscano, apprezzato a livello internazionale, ha vinto il premio Banca del Valdarno, riconosciuto all'opera che meglio evidenzi i valori della cooperativa e della solidarietà. La statuetta è arrivata sabato sera poco prima di mezzanotte durante la cerimonia conclusiva del festival.
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Il sisma è qualcosa che noi abruzzesi conosciamo bene, purtroppo" – spiega il regista Cassini - "
Tanta è stata la sofferenza, e ancora adesso, così come in Emilia, è ancora una ferita apertissima. Realizzare un film con un'etica importante, con personaggi veri e mai scontati, rappresentare la vita di noi tutti di fronte a queste tragedie, mi sembrava il modo migliore per regalare qualcosa a tutte le vittime del terremoto: la memoria. Perché ricordare è importante. L'ho fatto in punta di piedi. Avvicinandomi al comitato Emilia Vite Scosse e ascoltando il grande dolore dei familiari delle vittime. Il film, nonostante la tematica, sa però anche essere positivo e ci fa sperare in un futuro migliore”.