Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

CROWDFUNDING - Tra "Ovunque proteggi" e "Il Sole sulla Pelle"


CROWDFUNDING - Tra
Io lo dico sempre! Costa molto meno risarcire 32 familiari che investire nella sicurezza”. Le parole di Andrea Maccioni, fratello di Stefania e zio dei piccoli Luca e Lorenzo Piagentini, uccisi nella strage ferroviaria di Viareggio del 29/06/2009, hanno scolpito il silenzio della sala dell’Intercontinental Carlton di Cannes, dove il cortometraggio “Ovunque proteggi” regia di Massimo Bondielli scritto insieme a Luigi Martella, il 21 maggio scorso ha ricevuto il premio di Miglior Documentario 2016 al Global Short Film Awards.

A ritirare il premio, insieme a Massimo Bondielli, c’era anche Marco Piagentini. “Io quella notte maledetta ero lì …” con queste parole Marco Piagentini ha catturato l’attenzione degli oltre 200 ospiti della serata. “Con tanta fatica ma con la dignità che ci contraddistingue sempre, ritiriamo questo premio importantissimo per un cammino della nostra storia che è appena iniziato.” Continua Marco Piagentini “Noi siamo gli ambasciatori di queste 32 vittime e poichè loro non hanno potuto conoscere il mondo sta a noi farli conoscere al mondo”.

Continua il viaggio del cortometraggio "Ovunque proteggi" che si sta trasformando nel racconto del nuovo documentario "Il sole sulla pelle". Il 3 giugno 2016 sarà la volta dell’Arena Etrusco a Marina di Castagneto Carducci insieme a Loris Rispoli presidente del Comitato 140 della strage del Moby Prince. Il 7 giugno 2016 il cortometraggio verrà proiettato al Prato Film Festival, tra i finalisti della sezione ShorTuscany. Il mese di giugno è ricco di appuntamenti organizzati dall’associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio Il Mondo che Vorrei – ONLUS e non solo, che culminerà con la manifestazione del 7° anniversario della strage il 29/06/2016.

L’idea di realizzare un film-documentario sulla strage ferroviaria di Viareggio, nasce da una domanda che Massimo Bondielli e Luigi Martella si sono posti: fino a che punto possiamo capire e condividere il dolore degli altri?

“Con la storia de Il sole sulla pelle vogliamo raccontare la dimensione umana, materiale, sconvolgente ed inaccettabile di quanto accaduto. Un documentario che esplora con la nostra umana curiosità il rapporto che ognuno di noi ha con il dolore, le grandi paure e i grandi sogni. Così, armati di curiosità, di senso di giustizia, di senso dell’umanità, continuiamo nella nostra sfida di raccontare una storia che non deve essere dimenticata.”

Il progetto Il sole sulla pelle è iniziato nel gennaio 2014. Ci sono stati incontri e conversazioni, partecipazioni a manifestazioni, riunioni, sedute del processo. L’associazione dei familiari delle vittime “Il Mondo che Vorrei- ONLUS” ha messo a disposizione il proprio archivio documentale dando il pieno sostegno. La Toscana Film Commission ha concesso un contributo tramite il Fondo Incoming, così come L’Aura Scuola di Cinema di Ostana di Giorgio Diritti e Fredo Valla e la Fondazione Giorgio Gaber sostengono il progetto, che vede come testimonial Dario Vergassola (cantautore), Chiara Rapaccini (designer), Luca Bassanese (musicista), Giuseppe Cederna (attore).

Le riprese del film-documentario sono ufficialmente iniziate. Il 2016 è un anno importante per la battaglia di civiltà che l’associazione dei familiari delle vittime sta conducendo da sette anni. In autunno ci sarà la Sentenza di I° grado pronunciata dal Tribunale di Lucca. Ma a fine 2016, alcuni reati rischiano di andare prescritti. Ma il dolore dei familiari non va in prescrizione!

“La strage ferroviaria di Viareggio” dice Daniela Rombi “non è soltanto roba nostra, ma è roba di tutti. E’ successo a Viareggio ma poteva accedere in qualsiasi altra parte. Noi abbiamo messo nelle mani di Luigi e Massimo la nostra vita, il nostro dolore, il nostro prima e il nostro dopo.”

Per realizzare un film c’è bisogno dell’aiuto di tanti. Per questo motivo i due autori hanno lanciato una campagna di crowdfunding sul portale di Produzioni dal Basso, sostenuti dal mondo dell’associazionismo e dai social network. Questa raccolta di fondi consentirà di terminare le riprese de Il sole sulla pelle. Diventa importante il contributo che ciascuno riuscirà a dare direttamente sul progetto “Il sole sulla pelle – il film”.

“Crediamo sia possibile fare cinema civile capace di colpire le coscienze e scuotere le nostre emozioni. Abbiamo la responsabilità e quindi la grande opportunità di fare la differenza con le nostre azioni.” - aggiungono gli autori Massimo Bondielli e Luigi Martella.

“Per un anno quando andavo in ospedale, non ho mai preso l’ascensore. Se dovevo cominciare a camminare, dovevo sforzarmi di farlo da subito. Quindi facevo tutte le scale a piedi. Fermo in quel letto sognavo di camminare sulla spiaggia di Viareggio… anzi no, io non sognavo, io ero lì a camminare sulla spiaggia di Viareggio.”

Per informazioni: Il Sole sulla Pelle

03/06/2016, 09:54