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LA COPPIA DEI CAMPIONI - Boldi e Tortora modello esportazione


Ideato, scritto e diretto da Giulio Base è un film che non fa ridere. Una serie di pretesti formano una storia senza alcuna conseguenzialità e che si appoggia sulla volgarità e sulla stupidità dei personaggi. Qualche scena di culto più copiata che citata e una patina di moralismo e sentimentalismo che cerca di coprire la grossolana fattura del film. Con Boldi, Tortora, Barbera e la guest star Ceccherini In uscita con Notorious il 28 aprile in 300 sale


LA COPPIA DEI CAMPIONI - Boldi e Tortora modello esportazione
Tortora e Boldi "La Coppia dei Campioni" di G. Base
Massimo Boldi non fa più ridere da tempo ma ora, nel film scritto e diretto da Giulio Base, non ha nemmeno l'aiuto di uno straccio di storia a supportare la sua vena esaurita. Insieme a Max Tortora, Boldi continua con il suo personaggio del benestante e stupido milanese tanto utilizzato sin dagli anni 80, in perenne scontro con il povero e stupido romano, tanto utilizzato sin dagli anni 80.

In un susseguirsi di volgarità e parolacce gratuite se non addirittura forzate che farebbero ridere sì e no un bambino di 6 anni, con qualche sprazzo di tette e culi, ovviamente di prostitute perché le donne perbene non vanno in giro nude, "La Coppia dei Campioni", si sviluppa su una serie di pretesti di una fragilità assoluta, cercando di infilare i due personaggi principali in una sequenza di avventure patetiche e senza alcuno sbocco.

Non c'è conseguenzialità negli eventi e le scene, che dovrebbero portare a una risata conclusiva, non conducono a nulla che alimenti il film ma si chiudono su se stesse senza neanche arrivare alla definizione di scenette o sketch.

Il film dimostra limiti anche produttivi, con le ricostruzioni messe su con qualche cartello in lingua e le campagne della Flaminia spacciate per la "selvaggia" terra di Slovenia.

27/04/2016, 07:41

Stefano Amadio