Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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I film del Concorso Extr'a del 26° Festival di
Cinema Africano d'Asia e d'America Latina


I film del Concorso Extr'a del 26° Festival di Cinema Africano d'Asia e d'America Latina
La Belle at the Movies di Cecilia Zoppelletto, Italia, Repubblica Democratica del Congo, Gran Bretagna,Belgio, 2015, 67’
Kinshasa, detta “la bella” ha piů di 10 milioni di abitanti ma nessun cinema. La chiusura delle sale ha portato all’isolamento culturale oltre che all’allontanamento dalla settima arte, quasi sconosciuta ormai alle nuove generazioni. Il film č un omaggio al cinema e al suo immaginario attraverso i ricordi dei congolesi.

Devil Comes to Koko di Alfie Nze, Italia, Nigeria, 2015, 48’
Un immaginifico viaggio in una terra troppo ricca, da sempre preda di violente conquiste. E’ il viaggio nella memoria storica di Alfie Nze, un regista teatrale nigeriano trasferitosi in Italia negli anni Novanta che ci racconta due brutali episodi avvenuti in Nigeria: la sanguinosa invasione inglese di Benin City del 1897 e lo scandalo dei rifiuti tossici scaricati nel 1987 a Koko, un villaggio nel delta del Niger.

Dustur di Marco Santarelli, Italia, 2015, 74’
Nella biblioteca del carcere di Bologna, un gruppo di detenuti mussulmani partecipa a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana. Un giovane arabo in attesa del fine pena č alle prese con “gli inverni e le primavere” della libertŕ e un futuro tutto da scrivere. Un viaggio dentro e fuori il carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un “mondo piů giusto”.

Ihsane e il paese di papa' di Nicoletta Manzini, Italia, Marocco, 2015, 57’
Un viaggio alla ricerca della propria origine. Ihsane č una ragazza di 22 anni, nata in Marocco e cresciuta in Italia, che interpella se stessa e il suo essere ponte tra due culture. Insegna cultura islamica ai bambini della comunitŕ araba nati in Italia, porta il velo e canta musica rap in perfetto equilibrio tra tradizione e modernitŕ.

Loro di Napoli di Pierfrancesco Li Donni, Italia, 2015, 75’
Maxime, Adam e Lello sono 3 ragazzi con la passione del calcio. Le loro strade si incontrano nell’Afro-Napoli United, una squadra di calcio composta da migranti e da napoletani che dai campetti di periferia arriva a debuttare in un campionato FIGC. Ed č proprio con l’esordio in FIGC che nascono i problemi con la burocrazia. Ma la tenacia di Antonio, presidente passionario della squadra, motiva i ragazzi a credere nel loro sogno.

Monte Gourougou di Bruno Rocchi, Italia, Marocco, 2015, 9’
Una tripla rete metallica, sensori di movimento e videocamere di sorveglianza proteggono la cittŕ di Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, dagli ingressi irregolari. Centinaia di migranti sub-sahariani vivono in condizioni disumane nel vicino monte Gourougou: aspettano l'occasione di ottenere un permesso per l'Europa. Ogni giorno devono subire gli attacchi della polizia marocchina che cerca di dissuaderli.

Il Murran. Masai sulle Alpi di Sandro Bozzolo, Italia, 2015, 39’
Nell’estate 2014, una giovane ragazza Maasai ha raggiunto una “pastora” piemontese sui pascoli delle Alpi Marittime. Silvia si muove tra elementi primordiali, produce il formaggio con gli strumenti dei suoi antenati. Leah ha impressi sulla pelle i simboli di un popolo del Kenya. L’una e l’altra incarnano culture che oggi si trovano di fronte a scelte decisive per la loro sopravvivenza. Murrán significa “guerrieri”, perché la loro č una storia di resistenza.

My Name is Adil di Adil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezene, Italia, Marocco, 2016, 74’
Storia vera di Adil, un bambino cresciuto nella campagna marocchina che a 13 anni raggiunge il padre emigrato in Italia. Adil si confronta con la durezza dell’esperienza migratoria, ma anche con esperienze che cambieranno per sempre la sua vita. Girato tra la campagna marocchina e Milano, realizzato con attori non professionisti, il film tratta i temi della migrazione e dell’identitŕ culturale a partire da una prospettiva nuova: quella dei bambini e dei ragazzi.

La sedia di cartone di Marco Zuin, Italia, Kenya, 2015, 17’
Creativitŕ, manualitŕ e solidarietŕ sopperiscono alla mancanza di mezzi nel costruire un oggetto di grande conforto per un bambino disabile.

Show All This to the World di Andrea Deaglio, Italia, 56’
Giugno 2015. Frontiera Italia-Francia. Un gruppo di migranti africani, respinto al confine con la Francia, si arrocca tra gli scogli e chiede a gran voce la possibilitŕ di proseguire il proprio viaggio verso i paesi del Nord. Come raccontare l’emergenza? Esiste un cinema d’urgenza? Come mostrare tutto questo al mondo?

Su campi avversi Andrea Fenoglio, Matteo Tortone, Italia, 2015, 63'
Un film, due storie che hanno il loro punto di incontro nei campi di Saluzzo. La storia di un gruppo di migranti che vivono in un campo e quella di Martino, un uomo solo, a cui č rimasta una parte di quel campo in cui č nato e cresciuto, il resto č stato espropriato. Due storie che si sfiorano senza toccarsi e indagano solitudini e radici di chi viene da lontano e di chi vorrebbe scappare.

Tjamparanjani di Miko Meloni, Italia, Mozambico, 2016, 34’
Nell’isola di Pemba, in Mozambico, una radio locale intervista bambini che si esprimono sulle loro esperienze artistiche. L’arte li fa sentire un po’ speciali. E’ la scoperta della tradizione orale che si sta perdendo. Anche le nonne sono chiamate a raccontare in questo “c’era una volta”.

22/03/2016, 17:09