Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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PMgFF15 - "L'equilibrio del cucchiaino", una vita al circo


PMgFF15 -
"Racconta di ciò che conosci meglio": questa indicazione, ricevuta direttamente da Ermanno Olmi durante gli anni in cui ha collaborato con lui, ha convinto Adriano Sforzi a cercare in famiglia una storia da raccontare, e a concentrarsi sulla vita dello zio Alberto, detto "Bertino".

Già autore dell'acclamato corto "Jody delle giostre", Sforzi ha saputo ricostruire una storia epica, anche grazie all'incredibile materiale di repertorio familiare in Super-8 e 8mm, girati dallo stesso Bertino per sessant'anni. Anni passati al circo, diventando uno dei più grandi giocolieri di sempre, trovando lì l'amore, rischiando di perdere tutto per un brutto incidente, sapendo recuperare la forza e l'entusiasmo, inventando sempre nuove sfide.

"Bertino" è amato da tutti i circensi, il suo talento lo ha reso unico. E recentemente lo ha visto premiare negli Usa, meta da lui sempre sognata ma mai raggiunta, come il più grande e sottostimato di sempre: "colpa", se così si può dire, dell'amore, e della felicità trovata con la moglie Ghisi, erede dell'impero circense dei Medrano, e le figlie.

Vederlo oggi, settantenne e pensionato, stride un po' coi tanti racconti di meraviglie che i suoi amici e colleghi distillano lungo il racconto. Ma poi arrivano le splendide immagini di repertorio, e lo stupore assale lo spettatore. Un uomo mite e umile, capace di godere delle cose semplici ma vere che la vita gli ha offerto, è capace sul palco di creare meraviglie, spezzando la banale dicotomia "genio e sregolatezza", a favore del genio, ovviamente.

Non bastasse tutto questo (e basta, sia chiaro), le immagini finali del numero del cucchiaino in equilibrio, che lo ha reso famoso e dà il titolo all'intero documentario, potrebbero essere sufficienti per meritare la visione... Niente più di un piccolo cucchiaio, ma si starebbe a guardarlo per ore.

12/03/2016, 11:17

Carlo Griseri