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THE HATEFUL EIGHT - Tarantino Bianco, Giallo e Rosso


L'ottavo film del regista americano è un giallo di ambientazione western, dove non si è risparmiato, come sempre, il rosso del sangue, il tutto immerso in un inferno bianco e gelido. Ennio Morricone scrive una colonna sonora di altissima efficacia, ritrovando sonorità polverose e paesaggi dell'America lontana. Il film, distribuito da 01, sarà in sala da giovedì 4 febbraio. Dal 29 gennaio a Melzo, Bologna e Roma verrà proiettato in pellicola 70mm. A Roma nel teatro 5 di Cinecittà


THE HATEFUL EIGHT - Tarantino Bianco, Giallo e Rosso
A cominciare dalla colonna sonora di Ennio Morricone, in "The Hateful 8", tutto ciò che riguarda l'audio è di fondamentale importanza.

Colpiscono subito, in lingua originale (in italiano speriamo...), le voci degli interpreti principali; che siano roche, calde, gracchianti danno tutte una personalità definita e spiccata al loro personaggio. Dalle bocche di Samuel L. Jackson e Kurt Russel escono gli anni di esperienza di vita, si leggono un milione di avventure bagnate di sangue e di wiskey. Demian Bichir è Bob il messicano e il suo inglese, sporco di spagnolo e pronunciato con una voce carica di difetti ma efficacissima, ne fa, insieme ma più dello sguardo sbilenco, un personaggio inquietante e imprevedibile. Il personaggio di Michael Madsen parla poco ma quando lo fa sembra che le sue parole arrivino direttamente da una tomba profondissima; e non si può non sottolineare la voce di Jennifer Jason Leigh, nasale (causa colpi ripetuti...), cattiva e pericolosa come solo una spietata delinquente ammanettata per tutto il film può essere. Ed è importante anche Walton Goggins con il suo accento del sud, sempre "sparato" e pieno di rabbia e razzismo.
Parole, interpretazione e in più rumori; dallo stufato al caffè bollente, dal whiskey alle pellicce di orso indossate sulle spalle.

Gli interpreti dunque, ma anche i suoni: le pistole che entrano ed escono dalle fondine di cuoio mettono i brividi come i passi sul pavimento di assi di legno, sempre accompagnati dal tintinnio degli speroni, con gli spari potenti e improvvisi da far saltare sulla sedia.

Ennio Morricone, candidato all'Oscar per il film, ha lavorato sodo ed "The Hateful 8" ci guadagna assai: non ci saranno pezzi memorabili come in "Giù la testa" ma le melodie cupe e scure, a contrasto con il bianco accecante della neve aiutano non poco Tarantino a creare un'atmosfera inquietante e sempre coerente con il ritmo, le ambientazioni e i personaggi.


Conferenza stampa


29/01/2016, 19:10

Stefano Amadio