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Note dell'autore sul documentario "Suona Ancora"


Note dell'autore sul documentario
Durante questo viaggio insieme ai protagonisti del documentario ci sono stati dei momenti di grande impatto emotivo. All’interno dell’ “Israel Conservatory of Music” di Tel Aviv abbiamo avuto la possibilità di conoscere un gruppo di ragazzi con il loro maestro, e di assaporare tutta la potenzialità che la musica sviluppa nell’uomo. La cosa più bella era l’età dei ragazzi, dai quattordici ai diciassette anni, che hanno avuto la capacità di donarci la loro forza della musica come trasformazione del dolore. Tra loro c’era anche Omri, il nipote di Hannah, un bambino di dodici anni a cui è stato dato l’onore di suonare in auditorium la viola della Shoah che Amnon e suo padre avevano acquistato moltissimi anni fa. E’ come se quell’auditorium vuoto si fosse riempito di tutte le anime della Shoah che erano lì presenti per riprendersi la vita. In quegli attimi, hanno convissuto insieme il passato, il presente ed il futuro.

Israel Cesare Moscati

16/01/2016, 08:56