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CHIAMATEMI FRANCESCO - Il cammino di un Papa


La storia di Jorge Bergoglio dalla scelta di entrare nei gesuiti fino all'elezione al soglio pontificio attraverso gli anni bui della dittatura argentina. In sala dal 3


CHIAMATEMI FRANCESCO - Il cammino di un Papa
La locandina di "Chiamatemi Francesco" di Daniele Luchetti
Sicuramente non è un santino, una semplice agiografia come sarebbe semplice realizzare per un personaggio del genere. "Chiamatemi Francesco", proprio perché arriva da quell'Argentina piena di contraddizioni, è uno sguardo politico e sociale sulla vita di Jorge Bergoglio che, all'inizio del pontificato, venne spesso messa all'indice per i dubbi rapporti con la dittatura militare.

Daniele Luchetti fa un ottimo lavoro sia nella costruzione della storia sia nella scelta e nella direzione degli interpreti, andando a raccontare le radici di un uomo e di un prete che sembra aver trovato nella sua veste di Papa quella dimensione che nel film sembra sempre repressa: l'intenzione di gridare la verità.

Da giovane, il profilo più deciso, è quello della vocazione alla mediazione tra le vittime e il potere, negli anni della durissima e sanguinosa dittatura di Jorge Videla. Argomento approfondito ormai in ogni sede che nel film sembra essere affrontato come uno tra i tanti momenti di intercessione, da parte di un uomo di chiesa con un minimo di potere, per poter liberare dei preti arrestati e detenuti dal regime.

L'attore argentino Rodrigo De La Serna è Bergoglio da giovane, capace di scelte difficili e di costruirsi una carriera verticale grazie proprio alla sua tenacia. Sergio Hernandez, attore cileno di 58 anni, è Bergoglio da anziano, che si reca a Roma entrando nel conclave cardinale e uscendo Papa.

Il film, prodotto da Pietro Valsecchi insieme a Mediaset con un costo di circa 15 milioni di dollari, ha una sua versione cinematografica di un'ora e quaranta che uscirà in sala con Medusa il 3 dicembre prossimo in quasi 700 sale, e una versione per la tv costruita in 4 puntate da 50 minuti e sarà venduto in 40 paesi in entrambe le versioni. In Italia il passaggio televisivo è previsto per la metà del 2017.

Una produzione lunghissima con 15 settimane di riprese e molta post, per la quale il produttore Valsecchi conferma che nessuna interferenza del Vaticano sia intervenuta preventivamente per valutare e tantomeno censurare il progetto. "Chiamatemi Francesco, Il Papa della Gente" è una pagina, forse non definitiva, ma onesta e originale sulla storia di Jorge Bergoglio, sulle sue origini e su quel carattere che lo sta facendo amare da tutti i fedeli e non solo.

26/11/2015, 16:18

Stefano Amadio