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TFF33 - Andrea, Rino e l'"ascia di guerra"


Il documentario di Andrea Zambelli presentato al Torino Film Festival 33


TFF33 - Andrea, Rino e l'
Non deve essere stato semplice per Andrea Zambelli decidere di concludere (e, ancor più, presentare al pubblico) il suo documentario "Rino - La mia ascia di guerra".

Un progetto avviato circa vent'anni fa, insieme a Rino, ex-partigiano, vicino di casa del giovane Andrea Zambelli e suo "eroe" d'infanzia, ma non solo: nel corso degli anni quella figura è andata a sostituire il nonno mai avuto dal regista, e i tanti materiali d'archivio del primo - uniti alle sue testimonianze di lotta, stavano formando un documentario profondamente diverso da quello che è stato poi realizzato.

"Mi ha dato in mano la sua telecamera video8 - ricorda Zambelli dei primi passi di questo lavoro - e con quella ho cominciato a filmarlo". Dopo anni di interruzione, il regista si è trovato recentemente di fronte all'urgenza di riprendere il progetto: "Quando lui ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, cercando in casa sua le VHS e i super8 girati da lui. Ho scoperto un Rino diverso, non solo l'eroe partigiano. La prima persona che ha intuito che un giorno avrei raccontato delle storie”.

Quello che ne viene fuori è un documentario anomalo, fatto di importanti filmati d'epoca, di appassionate testimonianze in prima persona, dell'inclemenza della vecchiaia, dell'amore tra due persone, dell'amicizia che si può instaurare anche tra le diverse generazioni, della possibilità (o meno...) di riprendere un anziano malato. Allo stesso tempo intimo e "di tutti", "Rino - La mia ascia di guerra" è una pagina importante, per il regista ma anche per lo spettatore.

Il titolo si richiama al lavoro del collettivo di scrittori Wu Ming, secondo cui “le storie non sono che asce di guerra da disseppellire”.

25/11/2015, 08:30

Carlo Griseri