TFF33 - Torna il film "partecipato" con Antonietta De Lillo

Sarà presentato nella sezione Festa Mobile del 33 Torino Film Festival domenica 22 novembre alle 17.30 al Cinema Massimo 2 Oggi insieme domani anche, film partecipato curato da Antonietta De Lillo. Repliche il 24 novembre (ore 15.30, Reposi 5) e il 27 novembre (ore 17.45, Reposi 5).

Lunedì 23 novembre alle 11.30 presso la Sala Conferenze del TFF (Via Verdi, 16 Torino) si svolgerà la Conferenza stampa “Cos’è un film partecipato? Presentazione e lancio del nuovo progetto” durante la quale Antonietta De Lillo insieme ad alcune autrici e alcuni membri del coordinamento artistico spiegheranno l’articolato progetto di film partecipato e presenteranno il tema del nuovo progetto partecipato di marechiarofilm.

L’iniziativa nasce dal desiderio di trovare nuove forme di linguaggio per raccontare la realtà attraverso una molteplicità di storie e sguardi: a differenza di altri film collettivi, la particolarità dei progetti partecipati di marechiarofilm sta nel valorizzare l’individualità dei singoli contribuiti degli autori partecipanti, che possono avere una diffusione autonoma. L’opera finale è una vera e propria operazione di remix che crea una narrazione nuova, che unisce alle opere degli autori anche materiali d’archivio, sperimentando la creatività del found footage.

Oggi insieme domani anche è il secondo film partecipato prodotto da marechiarofilm, dopo Il pranzo di Natale del 2010. Raccogliendo le storie di numerosi autori italiani, OIDA si configura come un ritratto dell’AMORE ai nostri tempi, un’immagine multiforme del più inafferrabile dei sentimenti.
A quarant’anni dal referendum sul divorzio e dai Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini, OIDA indaga e racconta i cambiamenti del nostro Paese: lo sfaldamento dell’idea di matrimonio e di famiglia tradizionale, la crisi umana ed economica, la disoccupazione, l’immigrazione e la difficoltà di confrontarsi con culture diverse, il cambiamento dei costumi sessuali, la rivoluzione bio-tecnologica.
In una società sempre più basata sull’individualismo, le storie incontrate mostrano come sia ancora l’amore la più potente energia che ci muove.

Lanciato con un bando alla fine del 2011, il progetto OIDA è stato monitorato nel corso del suo sviluppo da un coordinamento artistico di professionisti del settore audiovisivo e cinematografico. Dal 2012 a oggi sono state realizzate iniziative rivolte a chi volesse partecipare al film. In collaborazione con Casa del Cinema e Cantiere delle Storie del Premio Solinas si sono tenuti il workshop Il cinema 2.0 e la rivoluzione tecnologica e il laboratorio sull’inchiesta L’amore oggi; MoliseCinema è stato il set dell’inchiesta partecipata L’amore è un noceto e il SulmonaCinema ha ospitato il laboratorio Neorealismo 2.0.
Con MYmovies, AAMOD, Matrimovie e Zooppa è stata realizzata nel 2013 la rassegna web Materiali d’amore che ha visto anche alcune proiezioni sul grande schermo all’Apollo 11 di Roma; nel 2014 è stato infine lanciato con la 27esima – Corriere della Sera il contest fotografico #scattodamore, dal quale sono state selezionate le immagini che compongono la manifesto del film.

Oggi insieme domani anche è un progetto ideato e prodotto da Antonietta De Lillo per marechiarofilm in collaborazione con Archivio Audiovisivo del Movimento Operario Democratico e realizzato con il Fondo regionale per il cinema e l’Audiovisivo della Regione Lazio.

OIDA è realizzato da: Antonio Aragona, Yuki Bagnardi, Gabriele Camelo, Loredana Conte, Marta Corradi, Antonietta De Lillo, Maria Di Razza, Nunzia Esposito, Agostino Ferrente, Federica Iacobelli, Teresa Iaropoli, Ilaria Jovine, Fabiomassimo Lozzi, Pasquale Marino, Paolo Marzoni, Tebana Masoni, Aglaia Mora, Elena Morando, Luca Musella, Bartolomeo Pampaloni, Margherita Pescetti, Cristina Pignalosa, Giovanni Piperno, Marco Simon Puccioni, Helena Rizzo, Fabiana Sargentini, Greta Scicchitano, Alessandro Tamburini, Erika Tasini, Ciro Zecca.
Coordinamento artistico: Maria Di Razza, Marcello Garofalo, Betta Lodoli, Aglaia Mora, Anna Maria Pasetti, Antonio Pezzuto, Giovanni Piperno.