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MEDFILM FESTIVAL - "Magna Graecia/Europa Impari"


In concorso al per la sezione internazionale "Open Eyes". I Greci antichi e la Calabria nel documentario diretto da Anita Lamanna e Erwan Kerzanet


MEDFILM FESTIVAL -
"Magna Graecia/ Europa Impari"
Il titolo del documentario di Anita Lamanna e Erwan Kerzanet si riferisce al territorio delle colonie greche che si sono stabilite in Calabria nell’antichità, da Sibari a Crotone fino a Rosarno e Crucoli, dando vita a meravigliose civiltà sulle coste del sud Europa.

"Il nome che i latini davano a queste colonie è una traccia che racconta una migrazione che esiste dall’antichità" dice l'insegnante di lettere Claudio Dionesalvi, della scuola media di Lauropoli, ripreso mentre insegna ai suoi alunni concetti quali “il diritto di natura” prioritario a qualsiasi altro concetto di civiltà del quale è anzi principio fondante.

Il documentario, girato con un unico obiettivo di 50 mm montato su di una Canon 7D, vuole essere un “piano di ascolto”, nel quale la coralità polifonica divisa per capitoli è costituita dalle donne, da un insegnante con i suoi alunni, da un gruppo di immigrati e via via diventa racconto e testimonianza di un poliziotto, di un sindaco e di un magistrato: l'ex sindaco di Rosarno Peppino Lavorato ed il procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria Nicola Gratteri.

Sullo sfondo del Mar Ionio racconti di resistenza e di dignità prendono forma, un mondo dove le donne preparano pacchi pieni di provole, cipolle di Tropea e passate di pomodori da spedire ai propri figli emigrati nel nord d'Italia, scappati dalla disoccupazione e dalla 'ndrangheta .

Questo progetto è nato nel 2012 spiegano Anita Lamanna, calabrese di origine, anche lei emigrata, prima a Roma poi a Parigi, ed il francese Erwan Kerzanet produttore e suo compagno di vita, “È bello condividere un progetto professionale. Siamo perfettamente complementari”. Entrambi ammettono che è stato facile porsi in ascolto "Abbiamo cercato di descrivere un luogo attraverso le anime delle persone che lo abitano” filmando scene di vita quotidiana.

Esilarante la scena del giornalista pakistano Jamil Abdul che, come in una confessione, spiega all'immigrato suo amico le traversìe che dovrà affrontare e come adattarsi alle lunghissime procedure per ottenere il permesso di soggiorno in un luogo dove per paradosso “perfino con il bancomat prendi i soldi aspettando 5 minuti in più rispetto al resto d’Italia” e dove "da una scemenza si monta una favola" a dirla con le parole di una ragazza andata via alla ricerca di lavoro e di una nuova identità. Magna Graecia insomma è un luogo antico, Europa Impari invece è il presente.

l film sarà programmato anche al Kino di Roma venerdì 13 e sabato 14 novembre.

12/11/2015, 17:29

Maria Di Lauro