Rino è stato per me il nonno che non ho mai avuto. Insieme abbiamo iniziato questo film vent'anni fa, senza rendercene conto. Mi ha dato in mano la sua telecamera video8 e con quella ho cominciato a filmarlo, nella convinzione che fosse importante raccontare la sua storia. Nel corso degli anni Rino è invecchiato, io sono cresciuto, gli strumenti di ripresa si sono evoluti.
Quando due anni fa Rino ha perso la memoria mi sono deciso a terminare il film, recuperando tutto quello che avevamo girato insieme e ricercando in casa sua le VHS e i super8 girati da lui. In quel materiale ho scoperto un Rino che non avevo mai conosciuto. Non l'eroe partigiano, ma un uomo tranquillo, che amava la natura e i cavalli, affascinato dal cinema. La prima persona che ha intuito che un giorno avrei raccontato delle storie.
Andrea Zambelli