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TFF33 - La Cineteca Nazionale con Federico
Fellini, Mario Bava ed Augusto Tretti


TFF33 - La Cineteca Nazionale con Federico Fellini, Mario Bava ed Augusto Tretti
Una scena del film "Il Potere" di Augusto Tretti*
La collaborazione tra il CSC – Cineteca Nazionale e il Torino Film Festival – che nelle ultime edizioni ha portato al TFF "" di Federico Fellini, i materiali espansi di "Anna" di Alberto Grifi, la retrospettiva Giulio Questi e "Profondo Rosso" di Dario Argento – si rinnova anche quest’anno con la presentazione in anteprima di due restauri e un omaggio.

Nel cinquantesimo anniversario dell’uscita, tornano sul grande schermo due classici firmati da due delle personalità più geniali della storia del cinema italiano: "Giulietta degli Spiriti" di Federico Fellini (con un restauro per la prima volta integrale, che comprende quasi 15 minuti in più della versione corrente) e "Terrore nello Spazio" di Mario Bava.

Il restauro di "Giulietta degli Spiriti" (1965) permetterà di riscoprire il primo film a colori di Fellini, consentendo di apprezzare come mai prima d’ora lo straordinario lavoro del direttore della fotografia Gianni Di Venanzo. Al culmine della propria stagione creativa – e coadiuvato per l’ultima volta da Ennio Flaiano (sceneggiatore insieme al regista, Tullio Pinelli e Brunello Rondi) – Fellini intreccia realtà, memoria e incubo per raccontare il mondo interiore di una moglie borghese frustrata (interpretata da una magnifica Giulietta Masina, ma accanto a lei è da segnalare la prova di una maiuscola Sandra Milo in un triplo ruolo), in cui si affacciano i fantasmi della sua educazione cattolica.

Realizzato in collaborazione con RTI, il restauro di "Giulietta degli Spiriti" prosegue l’opera che negli ultimi anni ha visto la Cineteca Nazionale in prima fila nel recupero di tutti i film per il cinema firmati da Fellini negli anni ’60, da "La Dolce Vita" a Fellini "Satyricon", passando per gli episodi "Le Tentazioni del dottor Antonio" e "Toby Dammit".

Il restauro di "Terrore nello Spazio" (1965) è invece l’occasione per celebrare uno dei titoli più noti di un regista di culto come Mario Bava: un autentico classico, omaggiato da registi di tutto il mondo, da Ridley Scott in Alien a Joe Dante in Burying the Ex fino a Quentin Tarantino, che in Kill Bill “replicherà” nella tuta di Uma Thurman quelle del film, a colori invertiti.

In questa storia di entità aliene che possiedono i corpi di alcuni astronauti (sceneggiata, tra gli altri, da Alberto Bevilacqua e Callisto Cosulich), Bava inserisce in ambito fantascientifico il proprio talento gotico, dando libero sfogo alla sua vena pop nell’uso dei colori, dei costumi e delle scenografie: come scrisse all'epoca Ugo Casiraghi, «il suo stile potrebbe definirsi un rococò violaceo, nel quale gocce di sangue rosso colano nei momenti cruciali».

Il restauro di Terrore nello spazio è realizzato da CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Italian International Film.

Con l'omaggio ad Augusto Tretti (Verona, 1924-2013) – che comprende, oltre ai lungometraggi "La Legge della Tromba" e" Il Potere", la proiezione di frammenti del mediometraggio inedito "La Mala Vita", depositato alla Cineteca Nazionale nel 2014 e del documentario di Maurizio Zaccaro "Augusto Tretti: un Ritratto" – si ricorda invece il più originale e irregolare tra i registi italiani, protagonista di una delle più lunghe e tortuose avventure produttive della storia del cinema italiano.

Autore di tre film e mezzo in venticinque anni di carriera, Tretti vede il suo talento riconosciuto dalle figure più rilevanti della cultura italiana (tra tutti Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Ennio Flaiano, Franco Fortini, Alberto Moravia, Cesare Zavattini, Tonino Guerra), ma la sua opera finirà puntualmente ostacolata da fantomatici produttori (è il caso de" La Legge della Tromba"), beffe del destino (il fallimento della Titanus che investe" Il Potere"), silenzi reiterati del servizio pubblico televisivo (i progetti degli anni ’70/’80).

In occasione dell’omaggio verrà pubblicato il volume "Il caso Tretti" a cura di Domenico Monetti e Luca Pallanch.

(*foto proveniente dalla Fototeca del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale/Fondo Tretti)

10/11/2015, 14:34