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FdP 56 - La Selezione ACID


FdP 56 - La Selezione ACID
Una scena di "Iranien" di Mehran Tamadon

ACID – Associazione per la distribuzione del cinema indipendente – è un'associazione di registi con sede in Francia che, dal 1992, promuove la distribuzione cinematografica di film indipendenti e incoraggia il dibattito tra pubblico e autori. I registi di ACID ogni anno selezionano dai 20 ai 30 lungometraggi, sia di finzione che documentari. La scelta è guidata dall'amore per il cinema e dalla volontà di dare visibilità a registi il cui lavoro è scarsamente distribuito. Nove tra quei film sono presentati nella sezione ACID al Festival di Cannes. ACID presenta a Firenze una selezione di documentari studiata appositamente per questa edizione del Festival dei Popoli, con cui condivide lo stesso obiettivo: sostenere gli autori audaci e permettere al pubblico di scoprire il loro lavoro. Sezione realizzata in collaborazione con Institut français Firenze, Institut français Italia, Ambasciata di Francia e con la partecipazione di SCAM (Société Civile des Auteurs Multimedia, Francia).

Questi i film della Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli di Firenze:

CUCHILLO DE PALO
Spagna, 2012, 91'
Regia: Renate Costa
Renate Costa rievoca con affetto la figura di suo zio, arrestato, torturato, rila- sciato e morto di «tristezza» – come dicevano i suoi familiari. Il suo è un viaggio personale e politico, in un paese – il Paraguay – che non ha ancora fatto i conti con il proprio passato. Ricordi personali, materiali d’archivio, testimonianze di compagni di lotta dello zio e di parenti, rendono Cuchillo de palo un film politico coraggioso dalla struttura narrativa elaborata e accattivante.
Lunedì 30 novembre, Istituto francese, ore 20:00

FIX ME
Francia, Palestina, Svizzera, 2009, 98'
Regia: Raed Andoni
Raed, scrittore e regista, è una sorta di cugino palestinese di Woody Allen. Soffre di un mal di testa che gli impedisce di lavorare e, armato di umorismo ed ironia, mette in discussione il suo ruolo nella società palestinese. A rischio di sconcertare la fa- miglia e i vecchi amici decide di farsi curare con la psicoterapia e di farci un film.
Martedi 1 dicembre, Istituto francese, ore 18:00

IRANIEN - Iranian
Francia, Svizzera, 2014, 105'
Regia: Mehran Tamadon
Il regista iraniano Mehran Tamadon, ateo, riesce a convincere quattro mullah, sostenitori della Repubblica Islamica dell’Iran, ad andare a convivere e parlare con lui per due giorni, aprendo loro la sua casa. I dibattiti si mescolano con la vita di tutti i giorni e una domanda ritorna incessantemente: come vivere insieme quando la visione del mondo e dell’altro sono agli antipodi? La libertà, la religione, la posizione sulle donne nella società sono questioni che dividono e, ogni volta che tornano, mettono in scacco i tentativi di convivenza.
Domenica 29 novembre, Istituto francese, ore 20:00

JE SUIS LE PEUPLE - I Am the People
Francia, 2014, 111'
Regia: Anna Roussillon
Mentre il popolo egiziano in protesta affolla piazza Tahrir, gli abitanti di un vil- laggio delle campagne meridionali seguono la rivoluzione sugli schermi dei loro televisori. Il film segue il rovesciamento di Mubarak e la caduta di Morsi dal punto di vista di Farraj: un contadino. Nella quotidianità delle campagne il cambiamento arriva in ritardo.
Lunedì 30 novembre, Istituto francese, ore 18:00

L’ESCALE - Stop-over
Francia, Svizzera, 2013, 100'
Regia: Kaveh Bakhtiari
In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i documenti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.
Domenica 29 novembre, Istituto francese, ore 16:30

LA VIERGE, LES COPTES ET MOI - The Virgin, the Copts and Me
Francia, Qatar, Egitto, 2012, 85'
Regia: Namir Abdel Messeeh
Namir è un regista francese di origine egiziana. Un giorno, in Egitto, guarda insieme alla madre un video sull’apparizione della Vergine Maria. La madre, come milioni di altri copti, vede la Vergine sullo schermo mentre Namir non vede proprio niente. Scettico, Namir ritorna in Egitto per fare un film su queste bizzarre apparizioni.
Domenica 29 novembre, Istituto francese, ore 18:30

NOUS, PRINCESSES DE CLÈVES
Francia, 2010, 69'
Regia: Régis Sauder
La Princesse de Clèves, primo romanzo moderno della letteratura francese, è la protagonista di un amore immediato e folgorante, ma anche il personaggio centra- le del film. Gli allievi del Lycée Diderot di Marsiglia prestano all’opera letteraria le loro voci e i loro volti. Immergendosi nella lettura di questo classico vi proiettano le proprie vite di diciassettenni che si aprono per la prima volta all’amore, con tutti i dubbi e le incertezze tipici di questa età, fatta di scelte sofferte e rinunce.
Domenica 29 novembre, Istituto francese, ore 15:00

PAULINE S’ARRACHE - Oh la la Pauline!
Francia, 2015, 88'
Regia: Emilie Brisavoine
Pauline ha 15 anni ed una vita movimentata filmata con partecipazione dalla so- rellastra, Emilie Brisavoine. Pauline è rimasta da sola a vivere con i propri atipici genitori: la madre, ex-regina della notte innamorata di un giovane travestito, suo padre. La sua convivenza con la famiglia è esplosiva, perché nella vita di Pauline nulla è semplice: né il genere dei suoi genitori, né l’amore che essi provano per lei. Tanto meno i ricordi d’infanzia, al contempo magici e tragici.
Mercoledì 2 dicembre, Istituto francese, ore 20:00

UNE JEUNESSE ALLEMANDE - A German Youth
Svizzera, Francia, Germania, 2015, 92'
Regia: Jean-Gabriel Périol
Il film racconta l’estremismo politico di alcuni giovani tedeschi alla fine degli anni ‘60, che ha portato alla nascita di Rote Armee Fraktion (RAF), gruppo terrorista ri- voluzionario i cui principali ideologi furono Andreas Baader e Ulrike Meinhof. Une Jeunesse Allemande, realizzato partendo da immagini d’archivio, nastri sonori originali e film realizzati in quel periodo, mira ad una riflessione sul significato di quel movimento al tempo in cui esplose in tutta la sua carica rivoluzionaria ed espressiva e la sua risonanza nella società odierna.
Sabato 28 novembre, Odeon, ore 17:30

VOLTA À TERRA - (Be)longing
Portogallo, Svizzera, Francia, 2014, 78'
Regia: João Pedro Placido
Quattro stagioni ad Uz, nella campagna portoghese. La vita della piccola comu- nità si svolge seguendo i ritmi della natura, traendone sostentamento. L’anziano Antonio è stato emigrante. È tornato ad Uz e ora è impegnato nei preparativi della festa del villaggio. Daniel è un giovane pastore: sogna l’amore. Lo troverà, forse, proprio alla festa. Volta à terra è un omaggio alla terra di origine del regista e ad un modo di vivere che va scomparendo.
Giovedì 3 dicembre, Istituto francese, ore 20:00

05/11/2015, 14:00