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FESTA CINEMA ROMA - "Odiosa Juve", Croudfunding per il doc


La curva più grande d'Italia, quella anti-juventina, chiamata a spiegare le proprie ragioni nel documentario di Lorenzo Minoli.


FESTA CINEMA ROMA -
Sebino Nela e Sergio Brio alla presentazione di "Odiosa Juve"
"Voglio raccontare la storia di un sentimento, della curva più grande d'Italia. La curva di quelli che odiano la Juventus" queste le parole di Lorenzo Minoli, regista del documentario "Odiosa Juve". Un progetto presentato alla Festa del Cinema di Roma, ancora in fase di pre-produzione e che adesso apre un progetto di crowdfunding non solo finanziario ma anche di idee, testimonianze e materiale audio video.
"Quelli che vincono sempre sono i più odiati e noi vogliamo dare voce agli altri, a coloro che non hanno avuto modo di esprimersi, per capire le loro ragioni e per aprire eventualmente un dialogo" prosegue il regista, juventino di fede e torinese di nascita.

Alla presentazione di Roma, oltre al regista, il produttore e due testimoni d'eccellenza come Sergio Brio, stopper e colonna della Juve anni '80, e Sebino Nela colonna di fascia della Roma di Viola.

"Io in campo i miei avversari li odiavo, sì. Perché la voglia di vincere, che per noi della Juve è un obbligo, ti fa vedere gli avversari come nemici. All'inizio ho avuto difficoltà nella Juventus perché c'era sempre il paragone con i tuoi predecessori. Dover sempre vincere non è semplice, ricordo una volta di aver trovato Platinì negli spogliatoi, stravolto, mi disse che sentiva la partita che stavamo per giocare, contro l'Avellino... io ero capitano e gli risposi, tu sei Platinì, pensa a me allora, e lo invitai ad entrare in campo".

Sebino Nela invece ricorda le sfide con la Roma negli anni 80 e l'offerta, velata dietro a dei complimenti, che Agnelli gli fece prima di una partita. Nela non accettò.
"È bello poter parlare male dell Juve ufficialmente" dice ridendo l'ex difensore della Roma "Non sono anti juventino ma la rivalità l'ho sentita molto perché senti di giocare contro la squadra più forte, ed è una responsabilità maggiore. Poi c'è una forma di sudditanza degli arbitri che esiste senza dubbio. È confermata dai dati che dicono che gli arbitri sbagliano nelle partite decisive sempre in favore del più forte..."
E chi è il più forte? La Juvetus, appunto.

Tiberio Cugia è il produttore del documentario "Vogliamo raccogliere 200.000 euro ma anche i contributi di chi è unito da questa anti-fede. La Juve è un bersaglio perfetto per sfogarsi contro il potere".
Un'antijuventinità che in alcuni casi tocca sfere altissime, come a Torino dove un prete di fede granata, al termine del battesimo, chiede umilmente al Signore di non far diventare il bambino della Juventus...

La campagna e tutte le informazioni per contribuire al documentario sono disponibili su www.odiosa-juve.com


22/10/2015, 16:48

Stefano Amadio