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I vincitori del 18° Religion Today Filmfestival


I vincitori del 18° Religion Today Filmfestival
Sabato 17 ottobre 2015 presso il Teatro San Marco di Trento si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del 18° Religion Today Filmfestival.
Accanto ai premi della giuria internazionale, composta da Reza Bahraminezad, Serge Goriely, Abdul-Rehman Malik, Natalia Morales Herrera e Ariela Piatelli, sono stati assegnati i premi della giuria SIGNIS e delle giurie speciali nelle varie sedi del festival.

Premi della Giuria Internazionale

Miglior documentario

SACRED SPERM
Motivazione: Sacred Sperm è un film coraggioso e provocatorio che affronta il più personale e scomodo tra gli argomenti – la moralità sessuale e “la dispersione del seme”. Con una grande padronanza della tecnica documentaristica, Ori Gruder – lui stesso un ebreo ultra-ortodosso – propone un viaggio personale e allo stesso tempo di forte impatto comunicativo nell’intimità della comunità chassidica. Ma soprattutto, con grande integrità, sviluppa il tema del 18° Religion Today Filmfestival, Questioning God.

Miglior cortometraggio a soggetto
NAMO
Motivazione: Raccontando la storia di due tormentati poliziotti che tentano disperatamente di trovare una tomba dove seppellire il corpo di uno sconosciuto che si è suicidato, Salehi dimostra un grande senso del linguaggio cinematografico, nel solco della migliore tradizione cinematografica iraniana. Crea così un film universale che riflette sul nostro istinto umano di onorare la morte. In modo ancora più pregnante, "Namo" è una allegoria su chi si muove ai confini della fede, cercando pace e consolazione contro potenti forze religiose e politiche.

Miglior film a soggetto
TIMBUKTU
Motivazione: Raccontando la storia di un'antica città, all'incrocio tra estremismo religioso, violenza politica e culture tradizionali, "Timbuktu" esplora fratture che interessano tutto il mondo. Si sofferma su ambiguità morali, creando personaggi complessi e intrecciando storie che ci pongono nuove domande, piuttosto che offrire risposte consolatorie. Con una straordinaria fotografia e una colonna sonora che attinge alla ricca tradizione musicale del Mali, Sissako ha saputo connettere il ritratto di un'area geografica poco conosciuta con le inquietudini globali sulla religione e la fede.

Gran Premio "Nello spirito della fede"
SIDDHARTH
Motivazione: Con sensibilità e sincera adesione al tema trattato, con una superba recitazione, il film porta il pubblico tra le strade affollate dell'India urbana contemporanea e le battaglie quotidiane per la sopravvivenza, così rispecchiando la storia di milioni di persone in tutto il mondo. Siddharth racconta la struggente storia di una padre alla ricerca di un figlio scomparso, mettendo a fuoco il terribile fardello dei dubbi e il nostro disperato bisgono di risposte quando ci troviamo ad affrontare avversità insuperabili. È una coinvolgente meditazione sulla fede e, in definitiva, un tributo alla vita di persone spesso dimenticate.

Menzione speciale
EAST JERUSALEM / WEST JERUSALEM
Motivazione: Il film segue il cantautore israeliano David Broza e il palestinese Issa Freij nel loro tentativo di riunire musicisti provenienti da entrambe le comunità, come Mira Awad, e da luoghi come il campo profughi di Shuafaat, per celebrare la comune umanità e promuovere la pace. Nella migliore tradizione dei documentari musicali, "East Jerusalem / West Jerusalem" valorizza il “fare musica” come un'attività vibrante e creativa. In uno scenario di violenza continua, è l'arte – in questo caso la musica – a poter aprire un orizzonte di speranza.

Menzione speciale
NELL'ORA CHE NON IMMAGINATE
Motivazione: La giuria ha deciso di assegnare una Menzione speciale anche al cortometraggio "Nell'ora che non immaginate" di David Gallarello, per il suo originale adattamento della Passione di Cristo. Attraverso uno sconcertante ma meditato utilizzo dell'immaginario religioso, il film rilegge i misteri della crocifissione e della resurrezione sullo sfondo delle strutture di potere sociali e religiose contemporanee. Utilizzando un'estetica più comunemente associata all'arte visiva d'avanguardia, Gallarello realizza un film che cattura le ansie del nostro presente in merito al rapporto tra religione e società.

Premi della Giuria SIGNIS

Premio SIGNIS
ISCELJENJE - THE HEALING
Motivazione: Per aver saputo raccontare il travaglio interiore dell'uomo di fronte alla prospettiva di un perdono profondo dove il dubbio, più che nella dimensione teologica, si prospetta nella concretizzazione di una fede. Utilizzando il linguaggio cinematografico in maniera semplice ed efficace, affiancando alla simbologia religiosa quella naturale, il film racconta una storia che, pur avendo il conflitto serbo-croato come cornice di riferimento, si presenta con i tratti dell'universalità.

Menzione speciale
VICE VERSA
Motivazione: Il film si presenta ben strutturato e chiaro nella sua enunciazione e nel rapporto con lo spettatore. I temi del travaglio interiore, dell'accompagnamento spirituale e della ricerca interiore vengono ben raccontati nella loro concretizzazione tra i dubbi di una fedeltà dinamica e il sincero sentimento di amore.

Premi delle Giurie Speciali

Exploring the differences

Giuria Università Pontificia Salesiana
MARIE HEURTIN
Motivazione: Attraverso le immagini, la musica e il linguaggio gestuale, “Marìe Heurtin” pone a confronto due vite dal tessuto radicalmente diverso, raccontando la liberazione di Marie dalla sua prigione di buio relazionale, linguistico e visivo, ma anche la scoperta della vocazione educativa che riempirà tutta la vita di suor Marguerite. La differenza dovuta alla disabilità fisica diventa la via che apre al mistero della vita, all'esistenza di qualcos'altro che possa darne il senso.

Menzione speciale
Giuria Università Pontificia Salesiana
ARABANI
Motivazione: Una storia di e sui confini, in cui l'esclusione sociale parte da presupposti religiosi chiusi e intrappolati nelle norme. Arabani rappresenta in modo straordinario temi forti come la vendetta sociale e la sua genesi, la trasgressione dei modelli familiari, la chiusura di una piccola comunità, ma anche la conquista del proprio io e la giustizia che vince la paura.

The world on the move
Giura Cinformi Centro Informativo per l'Immigrazione P.A.T.
GAS STATION
Motivazione: Una desolata periferia romana fa da contrappunto alla ricchezza di contenuti di questo cortometraggio denso di emozioni e significati che sa anche regalare momenti di autentica ilarità. In una manciata di minuti trovano spazio la fede, le disillusioni, le speranze, le relazioni e le frustrazioni che spesso sono compagne di viaggio - anche e soprattutto a meta già raggiunta - di chi cerca la rinascita in un nuovo Paese. Per questi motivi la Giuria Cinformi premia "Gas Station".

In short
Giuria CinemAMoRe coordinamento filmfestival trentini
MI VANIDAD
Motivazione: Per la brillante ironia, che in Mi Vanidad veicola un messaggio profondamente spirituale di giustizia e riscatto sociale, accompagnato da una splendida fotografia, scenografia ed apprezzabili effetti visivi; un vero concentrato di spirito latinoamericano.

Challenges
Giuria interreligiosa Comune di Arco
THE HAPPIEST PERSON IN AMERICA
Motivazione: Sotto l'apparenza di una commediola, il cortometraggio accosta la moda "pagana" dei sondaggi e delle statistiche alla vita dei personaggi immersi nella loro vicenda e nella loro fede. Ne emerge una verità, che se in linea di principio non rinnega quanto promesso dalla teoria matematica, in realtà propone una risposta complessa, che intreccia la tradizione, la religione e la vita vissuta e ci interroga su come l'uomo possa (o debba) essere felice.

Religion and society
Giuria speciale in memoria di Massimo Prevedello
TRE VOLTE GERUSALEMME
Motivazione: Per la novità e la bruciante attualità di una concezione che arricchisce la televisione italiana e consegna al grande pubblico uno sguardo autenticamente plurale sulla realtà inesauribile di Gerusalemme, eternamente sospesa tra cielo e terra, alternando e incrociando i punti di vista e le voci di tre intellettuali italiani – un cattolico, un ebreo e un musulmano – per un viaggio sorprendente in quel fazzoletto di terra dove da secoli si giocano i destini della convivenza.

Peace & Human Rights in memoria di Alex Langer
Giuria Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
WHEN PEOPLE DIE THEY SING SONGS
Motivazione: Attraverso la vicenda di Regina, anziana sopravvissuta all'Olocausto, affetta da demenza senile, il film sviluppa un intimo e delicato lavoro di rievocazione e costruzione di una memoria personale e collettiva, evidenziando l'importanza del ricordo, necessità esistenziale quando la memoria diviene evanescente, sulla scia di un rapporto madre-figlia sempre in equilibrio tra la sfera privata delle emozioni e quella pubblica della storia.

Menzione speciale
Giuria Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
THE BELIEF
Motivazione: “War is over, if you want it” cantava John Lennon. Questa piccola animazione, con straordinaria capacità di sintesi, ci ricorda che siamo noi, singole persone, che con le nostre semplici azioni, possiamo produrre il cambiamento e rifiutare l'orrore della guerra.

20/10/2015, 11:44