37 film, documentari e serie tv da 24 paesi: questi i (principali) numeri della nuova edizione, la numero 10, della
Festa del Cinema di Roma, che abbandona la dicitura "festival" e torna come ai suoi inizi a quella di "festa", senza competizione ma diventando una celebrazione del meglio della settima arte.
Tra gli italiani in programma, grande attesa per
ALASKA di Claudio Cupellini,
DOBBIAMO PARLARE di Sergio Rubini,
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti e
REGISTRO DI CLASSE – PARTE PRIMA 1900-1960 di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani.
"Pochi film nella selezione ufficiale, solo 37 da 24 paesi, ma scelti secondo criteri di qualità" ha detto il neo-direttore della festa
Antonio Monda. "Con i selezionatori abbiamo deciso di puntare sui film che ci piacevano, che ci smuovevano qualcosa, anche a discapito dell'immagine. I "
Red Carpet" ci saranno, ma prima per noi viene il film, poi se c'è il talent ben venga. Ogni ospite sarà celebrato ma noi vogliamo restituire l'essenza del cinema, sogno e incanto in sala, tutto il resto è orpello".