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"L'Orologio di Monaco" dal Festival di Rio al DVD


Proiezioni a Rio de Janeiro, Tokyo, San Francisco, Budapest, Osaka, Parigi, Monaco di Baviera e in molti altri paesi e città nel mondo. Esce in DVD il 10 ottobre.


"L'Orologio di Monaco", il film di Mauro Caputo, tratto dall'omonima raccolta di racconti di Giorgio Pressburger che nella pellicola è il protagonista e la voce narrante, inizierà il suo viaggio l'otto ottobre, con la proiezione nel corso di un importante evento del Festival Internazionale del Cinema di Rio de Janeiro e continuerà il suo lungo percorso, portando le immagini di Trieste nel mondo. Sono previste numerose presentazioni e proiezioni nel corso di rassegne, eventi e festival internazionali che, proprio come nel film, porteranno "l'orologio" nelle principali capitali e paesi dei cinque continenti. Budapest, Parigi, Tokyo, San Francisco, Marsiglia, Osaka, Monaco di Baviera, Zurigo, Sydney sono alcune delle tante proiezioni previste non solo all'estero, ma anche in scuole e università del territorio nazionale. Contemporaneamente il film uscirà in Italia in DVD, distribuito dall'Istituto Luce-Cinecittà, in anteprima con il quotidiano il Piccolo il 10 ottobre, successivamente con Il Messaggero Veneto, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, il Corriere delle Alpi e in tutte le librerie oltre che negli store on-line come Amazon, IBS, La Feltrinelli, Mondadori, etc.

Presentata lo scorso ottobre nella selezione ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma, l’opera seconda di Mauro Caputo, prodotta dalla triestina VOX Produzioni e Istituto Luce-Cinecittà, riconferma la collaborazione con il regista/romanziere Giorgio Pressburger ai cui racconti il film si ispira, portando sullo schermo una famiglia centroeuropea in cui confluiscono i nomi dei più grandi protagonisti della storia degli ultimi due secoli: Marx, Heine, Mendelssohn, Husserl, Emeric Pressburger, etc. Scrittore, regista, intellettuale che come pochi sa raccontare quel territorio fisico e immateriale che è stata (ed è) la Mitteleuropa, Pressburger rivive con intensa emozione, attraverso una ricerca che si intreccia tra presente e passato, i ricordi e le vicende umane che l’hanno portato a scoprire "cosa vuol dire veramente appartenere alla comunità umana dei vivi e dei morti".

Nel film le immagini suggestive di alcuni luoghi della città di Trieste dov'è nato e quasi interamente girato, ma anche riprese della vicina Slovenia o di Londra, insieme ai filmati di repertorio dell’Archivio Luce e al materiale video originale del regista Emeric Pressburger, gentilmente concesso per questo film dal regista scozzese premio Oscar, Kevin Macdonald, suo nipote. E su tutto, la voce e la fisicità di un uomo (Giorgio Pressburger), protagonista di questo viaggio, la cui vicenda personale e familiare riesce magicamente a intrecciarsi con la memoria del nostro ‘900, evocandone storie, violenza, arte, passioni. Luoghi, colori, parole, memorie, che compongono un affascinantissimo viaggio non solo di una vita, ma di una cultura.

08/10/2015, 19:26