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Note di produzione di "Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario"


Note di produzione di
La storia produttiva di Fantasticherie ha inizio con il fallimento del mio cortometraggio più importante e strutturato: Attraverso la Lente. Era il 2009. Ero riuscito a finanziare la mia idea più radicale, un romance fantasy sul rapporto menzognero tra autore e spettatore realizzato interamente su green screen. Due attori in un contesto da cartone animato, una sorta di Chi ha incastrato Roger Rabbit al contrario. Le riprese furono esaltanti, la post un vero disastro, al punto da essere costretto a mettere il progetto in stand-by. L’impossibilità di realizzare 12 minuti del mio cinema mi convinse inaspettatamente a realizzarne 80! Il supporto e la solidarietà di professionisti e amici – tra i quali il Workshop di Leonardo Cruciano e la società di VFX Illusion – mi sembravano sufficienti per poter esordire con la mia opera prima. Un film anarchico e decisamente poco allineato con la produzione nostrana contemporanea, dalla struttura narrativa ideale per presentare al pubblico quello che mi attraeva del cinema e che desideravo indagare e fare mio. Inoltre, gli enormi passi avanti fatti dalla tecnologia e il sistema Canon Eos mi avrebbero consentito di utilizzare un unico corpo macchina per entrambe le “incarnazioni” del mio film, la live action e la stop motion, e dunque un più facile controllo delle immagini e un maggiore risparmio. Partimmo a dicembre del 2010 e ultimammo riprese e animazioni nel 2012. Tuttavia, più che l’entusiasmante avventura che avevo in mente la lavorazione del film si rivelò un lunghissimo calvario, che mi mise alla prova ogni giorno, sia dal punto di vista professionale che umano. Mi sembrava di essere finito in un sadico videogame a 18 bit: ucciso un Mostro se ne palesava subito un altro, più brutto, più grosso e più incazzato. In questo contesto le bugie, le incomprensioni, i debiti e le frustrazioni erano diventati una costante e i fantasmi di Attraverso la Lente sembravano tornare più agguerriti che mai. Per fortuna, l’ostinazione e la passione mi permisero di allontanare la società di produzione che aveva in mano il film, riappropriandomi di tutti i diritti.

Successivamente, la Ve.Pa. di Daniele Vendra e poi la Smart Brands di Angelo Poggi, intervennero concretamente, salvando di fatto la mia pellicola. In particolare, il lavoro di Angelo diede una maggiore dignità cinematografica al progetto, permettendogli di partecipare al bando del MiBACT – Fantasticherie ha infatti ricevuto il contributo di interesse culturale nazionale – e di accedere al fondo per il cinema della Regione Lazio. I risultati del lavoro di Smart Brands e il mio inesauribile entusiasmo concessero al film la possibilità di essere ultimato e di vedere il buio della sala a novembre del 2014, in concorso alla quinta edizione della Samain du Cinema Fantastique di Nizza. Da allora, Fantasticherie è stato fonte di soddisfazione per me e per tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Infine, questo mio piccolo film, ha rappresentato il terreno sul quale la Smart Brands di Angelo Poggi e il Workshop di Leonardo Cruciano hanno posto le basi per dare vita al nuovo centro creativo e produttivo Makinarium, specializzato in effetti speciali integrati fisici e visivi e già noto per aver creato tutte le meraviglie del fantasy Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.