Fondazione Fare Cinema
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LOCARNO 68 - "Floride" di Philippe Le Guay


Nel cast del film Jean Rochefort


LOCARNO 68 -
Floride è una parola magica dai molti significati: il titolo dell’ultimo film del regista francese, Philippe Leguay, proiettato domenica sera in Piazza Grande innanzi a circa cinquemila spettatori, ma anche il marchio di un succo d’arancia che campa sovente nel lungometraggio, il nome di un tipo d’auto d’epoca, ma soprattutto il luogo dove tutto può succedere.

Claude, un ottantenne ancora fisicamente in gamba, ma che di tanto in tanto perde la testa, interpretato e fatto vivere sullo schermo con estrema bravura, in punta di fioretto da Jean Rochefort, vive nel costante e inappagato desiderio di ritrovare Alice, la sua figlia più giovane partita per gli Stati Uniti. In verità Alice è morta tragicamente in un incidente d’auto. L’anziano Claude non lo sa o non lo vuol sapere. Alice vive nella sua mente e lui fa ossessivamente un viaggio immaginario per ritrovarla. Quando il viaggio però si compie, realmente o virtualmente, la disillusione è immensa.

L’anziano ribelle che vive da solo in una grande casa occupandosi nel bricolage di lampade ad olio, rivivendo anche fantasmi della sua vita passata e che si diverte a destabilizzare con dispetti e scherzi le badanti che sua figlia Carole assume, perde completamente la bussola e inizia il decadimento e il viaggio verso la Floride.

Nelle vicende drammatiche di Claude Lherminier, piccolo industriale di cartonaggio, Carole la figlia- che lo assiste e si occupa di lui con grande comprensione e affetto ma anche fermezza, ha un ruolo fondamentale. La complicità e la contrapposizione tra i due da al film spessore drammatico e densità narrativa. Sandrine Kimberlain perfetta nel ruolo di persona bistrattata, ma anche di antagonista di un padre amoroso, talvolta anche tirannico, è all’unisono con Jean Rochefort nell’alchimia di un lungometraggio che avvince, commuove e rende anche tristi.

Floride è la rivisitazione e l’adattamento cinematografico di Le Père una pièce teatrale di Florian Zeller di gran successo. E’ stata in cartellone a Parigi per due anni dal 2012 al 2014. Con una interpretazione magistrale dell’attore ottantottenne, Robert Hirsch, lo spettatore si ritrova in un mondo dove un uomo ancora valido fisicamente sta perdendo gradualmente ma inesorabilmente la memoria e non distingue più il reale dal fittizio.

Philippe Le Guay narra anche, con umorismo ed ironia, la stessa storia che è il riflesso di tante vicende reali del mondo di oggi, sempre più un universo di vecchi.
Floride, per ora è uno dei migliori film programmati in Piazza Grande.

11/08/2015, 10:42

Augusto Orsi