Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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FESTIVAL MIX MILANO 29 - Tutti i vincitori


Miglior Film "Je Sui a Tois" di David Lambert- Tra i documentari menzione speciale a "Una Nobile Rivoluzione".


FESTIVAL MIX MILANO 29 - Tutti i vincitori
Si è conclusa lunedì 6 luglio al Teatro Strehler di Milano la 29a edizione di Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture con le ultime proiezioni seguite dalla cerimonia di premiazioni durante la quale la Direzione artistica e le giurie hanno annunciato i vincitori delle tre sezioni competitive: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi.

Di seguito tutti i vincitori.

Concorso Lungometraggi
La Giuria del 29° Festival MIX Milano – Concorso Lungometraggi, composta da Julian Hargreaves, Riccardo Conti, Massimiliano Chiavarone, Alberto Milazzo, Luca Pacilio, assegna i premi:
Miglior Lungometraggio a:
JE SUI À TOIS di David Lambert / Belgio-Canada / 2012 / 102’
Con la seguente motivazione: La capacità narrativa di David Lambert, l’abilità di cogliere le sfumature nelle relazioni tra i personaggi, l’originalità del soggetto, trovano un felice riscontro nella bravura degli attori in particolare di Jean-Michel Balthazar per dare vita a un film che combina tematiche di stretta attualità in cui l’umanità, anche se ritratta nella sua dimensione di sofferenza e di disagio sociale, trova la sua strada.
Menzione Speciale a:
ANITA’S LAST CHA CHA CHA di Sigrid Andrea Bernardo / Filippine 2013 / 111’
Con la seguente motivazione: Per la levità, la sua capacità di trattare temi complessi attraverso un punto di vista infantile e autentico, offrendo una lettura inedita di un mondo spesso consacrato allo stereotipo, la menzione speciale va al film filippino ANITA’S LAST CHA CHA CHA di Sigrid Andrea Bernardo.
Menzione Speciale a:
PRAIA DO FUTURO di Karim Aïnouz / Brasile–Germania 2014 / 106’
Con la seguente motivazione: Per la forza della messa in scena e per la densità dell'atmosfera una menzione speciale al film brasiliano PRAIA DO FUTURO di Karim Aïnouz.

Concorso Documentari
La Giuria del 29° Festival MIX Milano – Concorso Documentari, composta da Chiara Brambilla, Anastasia Plazzotta, Milena Cannavacciuolo, Erica Re, Elena Biagini, assegna i premi:
Miglior Documentario a
REGARDING SUSAN SONTAG di Nancy Kates / USA 2014 / 100’
Con la seguente motivazione: La Giuria ha scelto di premiare il film REGARDING SUSAN SONTAG di Nancy Kates sia per la figura stessa della protagonista (che è stata ed è ancora oggi fonte di ispirazione per il mondo LGBT e non solo) sia per il documentario in se', capace di far emergere la complessità del personaggio anche in relazione alle diverse fasi storiche attraversate, mischiando materiali filmici e testimonianze in modo fluido.
Menzione speciale a:
UNA NOBILE RIVOLUZIONE di Simone Cangelosi / Italia 2015 / 83’
Con la seguente motivazione: La Giuria assegna inoltre una menzione speciale al film UNA NOBILE RIVOLUZIONE di Simone Cangelosi per l'affettuoso omaggio che il regista fa a Marcella Di Folco, importante figura del movimento LGBT italiano e della storia del nostro paese, forse ancora troppo poco conosciuta rispetto a quanto invece meriterebbe. La Giuria ha poi apprezzato lo sguardo del cineasta che si pone in una posizione di complicità con la protagonista attraverso uno sguardo che è' al contempo dentro e fuori la storia narrata. Si segnala infine l'uso accurato dei materiali d'archivio in un mosaico di pubblico e privato.

Concorso Cortometraggi
La Giuria del 29° Festival MIX Milano – Concorso Cortometraggi, composta da un gruppo di giovani coordinati dal tavolo formazione del Milano Film Network, assegna i premi:
X or Y di Storm Sigal Battesti e Leo Grélet / France 2014 / 9′
Con la seguente motivazione: "Per aver saputo rendere empaticamente partecipi di una condizione in cui nessuno di noi avrebbe potuto immedesimarsi, e per aver creato un cortometraggio che trafigge il pregiudizio e l'ignoranza, premiamo "X or Y" di Storm Sigal Battesti e Leo Grélet.I registi hanno realizzato un piccolo capolavoro, per contenuto e per aspetti tecnici: il film, in bianco e nero e privo di dialoghi, può sembrare ingabbiato in un'idea di cinema di altri tempi. Ma non è affatto così, anzi: la potenza travolgente con cui è impostata la sceneggiatura acquisisce energia e valore proprio da queste scelte artistiche accurate."

07/07/2015, 12:07