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Note di regia de "L'Uomo Volante"


Note di regia de
"L’Uomo Volante" racconta l’amore e la sua dimensione 'analogica', quella ormai perduta e intrappolata negli Anni 80. Racconta il perduto, e l’irrisolto. Sono cresciuto con un’idea ben precisa di cosa fosse corteggiare, inseguire, desiderare…negli anni '80 tutto questo aveva un valore. Ed è proprio questa l’epoca in cui gran parte de L’Uomo Volante è ambientato. Gli anni '80 così lontani e così vicini per me, in preda alla nostalgia e alla forza devastante del ricordo. L’amore, declinato in tutte le sue forme e poi, come accade nel celebratissimo Good Bye, Lenin raccontato attraverso il rapporto con le persone con le quali siamo cresciuti e che ci conoscono più di ogni altro nel profondo della nostra anima. Tutta la vicenda è pervasa da un alone di mistero che dà subito l’idea che Greta e Achille siano molto più che due semplici conoscenti, finché sul finale scopriremo due identità dal pensiero unico, un’intesa primordiale su ciò che sia l’amore e il suo vortice di sentimenti.

Adelmo Togliani