Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del cortometraggio "Osa"


Note di regia del cortometraggio
Stefania Rocca sul set di "Osa"
Con le ali dell’amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all’amore. E ciò che amore vuole, amore osa”.
La protagonista di OSA sta leggendo un brano del capolavoro di Shakespeare "Romeo e Giuletta" e, come spesso accade, il cinema, la letteratura, la cultura in generale possono trasformarsi in uno strumento impareggiabile di crescita e di trasformazione dell'esistente. Possono essere una fonte d'ispirazione in grado di guidare la nostra capacità di immaginazione oltre i confini nella quale siamo soliti ingabbiarla. E i sogni scaturiti dalle nostre visioni immaginifiche possono trasformarsi in azioni concrete, in scelte audaci. "Romeo e Giulietta" non rappresenta per la protagonista un mezzo di evasione dalla realtà, ma la conferma che osare è possibile, che ciò che ha sempre sognato e pensato da bambina è realizzabile.
Nel mondo degli adulti ci sono altre regole e quasi mai queste regole hanno a che fare con i sentimenti. Nel momento in cui si diventa grandi, nulla è più come quando sei una bambina, libera dai condizionamenti sociali o familiari, libera di scegliere secondo i propri desideri.
Come si può crescere allora senza deludere le persone più care, quelle che ti hanno messo al mondo, accudita e cresciuta? Come si può tornare a essere liberi di scegliere il proprio futuro, a partire dalla persona con la quale lo si condividerà per il resto della propria esistenza?
OSA vuole raccontare questo tormento interiore. OSA vuole essere un incoraggiamento, affinché tutte le donne, in qualunque parte del mondo, possano correre, prendere la propria vita in mano e decidere liberamente di disporne come desiderano, scoprendo di non essere sole.

Stefania Rocca