MONS 2015 - Presentato anche "Dancing Arabs"

Dopo La Sposa siriana e Il giardino dei limoni, due lungometraggi di osservazione del quotidiano in Israele, il regista israeliano Eran Riklis con Dancing Arabs ritorna su un tema che conosce bene e che gli sta a cuore: la convivenza pacifica tra Israeliani e Arabi e il rispetto reciproco, con un interessante lungometraggio fuori dagli schemi, bellici ma profondamente connesso con gli scottanti episodi del conflitto attuale nel Medio Oriente.

Tratto dall’omonimo romanzo di Sayed Kashua il film, corale e intimista, al tempo stesso, narra con sensibilità e partecipazione la storia di Eyad ragazzo arabo che vive in israele a Tira, in un ambiente familiare e sociale sereno, anche se echi del perenne conflitto tra Israeliani e Palestinesi sono palpabili e presenti nel vivere quotidiano. La sua esistenza di adolescente diventa difficile e a volte insopportabile quando lui, figlio di un combattente delle prime rivolte palestinesi, viene accettato, unico arabo, in una scuola esclusiva ebraica, dove deve quasi celare la sua identità e subire violenze. Il regista con stile cronachistico dosa con molto equilibrio i momenti amari e quelli gioiosi della vita quotidiana di Eyad che incontra l’amore e diventa il migliore amico di Yonatan, un ragazzo ebreo affetto da una letale distrofia muscolare.

L’amore tra Eyad e la graziosa Naomi, studentessa nella sua stessa scuola, ma di famiglia ebraica radicale, non dura a lungo. Le costrizioni sociali sono insopportabili in particolare per la giovane. Eyad perspicace ed intelligente, con un atto di generosità, abbandona l’internato per permettere a Naomi di continuare a studiare. Lui continuerà da solo, riuscendo eccellentemente ad ottenere la maturità. L’amico muore e sua madre affettuosa e riconoscente dona l’identità identità del figlio ad Eyad. Egli vedrà l’amico seppellito con il suo nome, assisterà al funerale della sua identità, per prenderne una che in cambio gli dà solo la solitudine.

I protagonisti di Dancing Arabs, in particolare i giovani e in primo luogo Tawfeek/Eyad sono eccellenti nei loro ruoli quanto non interpretano ma vivono il film.