Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "Non escludo il ritorno"


Note di regia di
Quello che intendo raccontare con questo film è quella che chiamo la “terza vita” del Maestro Califano. Se consideriamo la prima vita come quella in cui egli conobbe il successo, e la seconda quella in cui lo vide lentamente sgretolarsi, la terza vita è quella in cui lui provò con tutto se stesso a tornare in gioco, sfidando tutto e tutti. La cosa particolare, per cui valga la pena di realizzare un film per raccontarla, è che proprio in questo periodo il Maestro venne colto dalla malattia che gli impedì di tornare a vivere. È incredibile come egli abbia vissuto questa sua situazione fisica, basti pensare che tutte le volte che gli chiedevano come stesse, lui rispondeva: “Bene,
solo un po’ di raffreddore…”. È stato un uomo che per tante persone ha rappresentato un esempio da seguire nella
vita: la ricerca delle cose semplici e la lontananza dai mondi borghesi; la sua costante voglia di stare vicino ai giovani, con i quali si sentiva a suo agio; quella particolare eccentricità che era il suo marchio di fabbrica… Sono tutti elementi che verranno messi in evidenza in questo film, ma ci sarà ovviamente anche spazio per raccontare come il Maestro sia stato spesso etichettato dalla stampa e dall’opinione pubblica dei tempi recenti in modo falso e ipocrita: conseguenza dell’ignoranza su molti aspetti che interessarono la vita personale e professionale del Califfo.
Considero tutto questo come una mia personale dedica a Franco, di cui oltre che fan di vecchia data, sono stato un personale amico. Ho conosciuto che tipo di uomo fosse e che cosa volesse dire per lui “raccontare”: io racconterò la sua persona nella stessa semplicità e nella sincerità in cui lui amava vivere.

Stefano Calvagna