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A Roma la rassegna Pasolini, "l'apprendista"


A Roma la rassegna Pasolini,
Ad Alphaville Cineclub(Via del Pigneto 283, Roma) in veste Rewind torna, come ogni anno intorno al 2 novembre, l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, personalitŕ artistica unica del nostro Paese, con una breve rassegna dedicata ad alcuni dei tanti ruoli precedenti alle sue opere cinematografiche che lo hanno visto protagonista al cinema nelle vesti di soggettista, sceneggiatore, attore…

Fare cinema per Pier Paolo Pasolini č stato un destino, come predestinata č stata la necessitŕ di fare letteratura. Probabilmente gli studi di storia dell’arte hanno reso indispensabile il passaggio dalla pagina scritta all’immagine in movimento, dando vita a quel ‘linguaggio diretto della realtŕ’ con il quale ha fatto parlare i protagonisti delle sue storie, offrendo loro una visibilitŕ altrimenti negata. Il suo cinema inizia dalle numerose collaborazioni che, dagli anni ’50, lo vedono soggettista e sceneggiatore di opere cinematografiche di grandi registi italiani, da Mario Soldati a Federico Fellini, da Mauro Bolognini a Florestano Vancini, da Carlo Lizzani a Sergio Citti, primo maestro di strada e di vita di cui č stato prezioso collaboratore per la stesura delle sue opere. Alphaville ha selezionato dunque alcuni tra i lavori cinematografici piů variegati e stimolanti attraverso i quali il talento e la sensibilitŕ del grande intellettuale friulano si č potuto esprimere nelle vesti di attore autore dei soggetti, dei dialoghi, dei temi… un apprendista di indubbio talento, capace di ‘prestare servizio‘ per grandi registi e, al tempo stesso, di imparare quel linguaggio in movimento che ha lasciato segni indelebili e struggenti nella Storia del Cinema universale.

Si inizia dunque mercoledě 29 ottobre con la proiezione di “La notte brava” (1959), un film di Mauro Bolognini ispirato al romanzo pasoliniano “Ragazzi di vita” con protagonisti Scintillone e Ruggeretto che, insieme all’amico Bella Bella, trascorrono una notte violenta segnata dal vuoto e dalla tristezza. Florestano Vancini č il regista di “La lunga notte del ‘43” (1960), in programma giovedě 30 ottobre. Da una sceneggiatura di Ennio De Concini e PPPasolini, l’esordiente Vancini racconta di come le Brigate Nere di Ferrara fucilarono undici antifascisti per rappresaglia. Tratto dalle “Cinque storie ferraresi” di Giorgio Bassani, sviluppa il tema dell’indifferenza in un’atmosfera fredda tipica della bassa padana. Indimenticabili Gino Cervi ed Enrico Maria Salerno.Sergio Citti firma, venerdě 31 ottobre, la regia di “Ostia ” (1970), opera d’esordio scritta dall’amico fraterno Pier Paolo a cui anche Franco Citti ha collaborato, favola gioiosa ed al tempo stesso patetica a cui danno anima e corpo i protagonisti Rabbino e Bandiera, omosessuali inconsapevoli che nella loro catapecchia trascinano una pupa di periferia…

Sabato 1 novembre imperdibile alle 21.00 l’appuntamento con “Il Gobbo”, pellicola firmata Carlo Lizzani in cui, nel raccontare a mo’ di romanzo pop la vita e le imprese del bandito Alvaro Cosenza detto il Gobbo del Quarticciolo, potremo scoprire il volto scavato ed appassionato del giovane Pasolini nella parte di Leandro, detto er Monco…L’ultimo doppio appuntamento in rassegna č per il 2 novembre con la proiezione (alle ore 19.15) di “La commare secca” (1962), opera d’esordio di Bernardo Bertolucci che tuttavia Pasolini, soggettista del film, non riconobbe da subito nello stile ed č nota infatti la sua frase in merito: “Questo film č stato girato contro di me”.
A seguire, alle 21.15 , ancora una volta una pellicola di Carlo Lizzani, qui alle prese con il western “Requiescant”(1960), in cui la presenza dell’attore Pasolini nobilita un canevaccio politico-rivoluzionario sulle tracce di Sergio Leone …

22/10/2014, 08:14