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LOCARNO 67 - Proiettato "Dancing Arabs" di Eran Riklis


Tratto dall’omonimo romanzo di Sayed Kashua, racconta la storia del giovane arabo Eyad che vive in Israele in un ambiente particolarmente difficile.


LOCARNO 67 -  Proiettato
Il regista israeliano Eran Riklis non è uno sconosciuto a Locarno e tantomeno in Piazza Grande, dove con "La sposa siriana" nel 2004 e "Il giardino dei limoni" nel 2010 ha vinto il premio del pubblico. Con "Dancing Arabs" ritorna su un tema che conosce bene e che gli sta a cuore, la convivenza pacifica tra Israeliani e Arabi e il rispetto reciproco, con un interessante lungometraggio fuori dagli schemi bellici ma profondamente connesso con gli scottanti episodi del conflitto attuale.

Tratto dall’omonimo romanzo di Sayed Kashua il film, corale e intimista al tempo stesso, narra con sensibilità e partecipazione la storia di Eyad ragazzo arabo che vive in Israele in un ambiente familiare e sociale sereno, anche se echi del perenne conflitto tra Israeliani e Palestinesi sono palpabili e presenti nel vivere quotidiano.

La sua esistenza di adolescente diventa difficile e a volte insopportabile quando lui, figlio di un combattente delle prime rivolte palestinesi, viene accettato, unico arabo, in una scuola esclusiva ebraica, dove deve quasi celare la sua identità e subire violenze. Il regista con stile cronachistico dosa con molto equilibrio i momenti amari e quelli gioiosi della vita quotidiana di Eyad che incontra l’amore e diventa il migliore amico di Yonatan, un ragazzo ebreo affetto da una letale distrofia muscolare.

L’amore tra Eyad e la graziosa Naomi, studentessa nella sua stessa scuola, ma di famiglia ebraica radicale, non dura a lungo. Le costrizioni sociali sono insopportabili in particolare per la giovane. Eyad perspicace ed intelligente, con un atto di generosità, abbandona l’internato per permettere a Naomi di continuare a studiare e lui continuerà da solo, riuscendo eccellentemente ad ottenere la maturità.

I protagonisti di Dancing Arabs, e in particolare Tawfeek/Eyad, sono eccellenti nei loro ruoli in quanto non interpretano ma vivono il film.

08/08/2014, 19:11

Augusto Orsi