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Isabella Ferrari: "Il cinema italiano
č in ginocchio, siamo tutti precari"


Isabella Ferrari:
Il cinema italiano sta come il suo Paese: in ginocchio. I premi ci sono ma non bastano per alimentare le produzioni. Siamo tutti assoluti precari”. Non fa giri di parole Isabella Ferrari, ‘autodidatta’ piacentina diventata un modello sofisticato di riferimento per cinema d’autore.

L'attrice ha sfilato in serata sul blu carpet della 44esima edizione del Giffoni Film Festival."Non ho mai frequentato corsi di recitazione" – "ha raccontato agli attenti giurati presenti in Sala Truffaut – ho iniziato a lavorare molto presto, avendo la fortuna di imparare strada facendo, a volte anche sbagliando. Non ho niente contro le scuole, anzi, penso che se avessi formato prima il mio gusto da attrice sarebbe stato tutto piů divertente".

Interrogata dai numerosissimi ragazzi sui tantissimi lungometraggi che hanno costellato la sua carriera, ha replicato mettendo a confronto due dei suoi noti lavori: “Sapore di Mare dei fratelli Vanzina ha inquadrato quel tempo. La Grande Bellezza, sebbene con contenuti e messaggi diversi, ha fatto lo stesso, raccontando l’Italia di oggi”. Sempre sul film da Oscar firmato da Sorrentino ha aggiunto:“Le mie scene erano tutte di notte, ero immersa nella bellezza incontenibile di Roma. Lavorare con quel cast č stato un regalo”. E sulle tante critiche piovute sull’opera ha replicato: “Il cinema italiano ha problemi in sala se non racconti sempre la stessa commedia”.

Non solo cinema ma anche solidarietŕ per l’affascinante attrice: "Adesso che ho 50 anni e i miei figli ormai sono grandi ho deciso di dedicarmi ai bambini piů bisognosi. Dal 2013 sono ambasciatrice per l'Italia di Save the Children "- ha continuato Isabella - "sono stata a Napoli e in Calabria col progetto Fuoriclasse che combatte la dispersione scolastica e anche in Giordania tra i profughi siriani del campo di Za'Atari e qui ho incontrato tanti bambini bisognosi di tutto".

Una vita dedicata alla recitazione, ma anche alla solidarietŕ quella dell’attrice, che ha da poco lanciato un libro benefico con XXV edizione di AltaRoma. "L'idea di scrivere le poesie su tante grandi donne č venuta ad Aldo Nove dopo aver visto gli scatti che mi ha fatto Max Cardeli" - ha detto Ferrari - "io e lui mesi fa stavamo lavorando insieme perché il mio film che esce a settembre č tratto da un suo libro, La Vita Oscena. Da qui č nata l'idea del volume Forma/Luce".

In calendario per i fan dell’attrice c’č proprio l’uscita del lungometraggio "La Vita Oscena", di cui la Ferrari č interprete (prestando il volto alla madre del protagonista) e produttrice. "Č un lavoro a basso costo, ma dai contenuti molto forti" – ha chiarito – "per la prima volta ho deciso di cimentarmi con la produzione per sostenere un’opera che altrimenti nessuno avrebbe realizzato".

Alla carismatica Isabella Ferrari č stato assegnato il Giffoni Experience Award.

21/07/2014, 19:55