Note di regia di "Presi per il PIL"

Ormai è evidente, la crescita economica indefinita sta distruggendo il pianeta e le società che lo popolano. Non possiamo più fare finta di nulla e andare avanti, continuando ad affermare “business as usual”. Le conseguenze saranno sempre più gravi e abbiamo sempre meno tempo per invertire la rotta. Eppure è assolutamente necessario farlo. Occorre trovare un nuovo modello di sviluppo, un nuovo paradigma economico, culturale, sociale. Forse una possibile strada da percorrere è quella della “decrescita”. Il movimento mondiale della decrescita, di cui Latouche è il più noto rappresentante e che in Italia trova nel Movimento per la decrescita felice di Maurizio Pallante un’importante espressione, è forse il movimento di pensiero che in questo momento indica più chiaramente una via alternativa. Con questo film vogliamo portare il nostro contributo a questo dibattito, suggerendo da una parte un punto di vista critico sul dogma assoluto del PIL che domina nella politica e nelle organizzazioni internazionali, dall’altra raccontando alcune storie che mostrano come sia possibile vivere la decrescita nel concreto, ora e qui, facendo scelte semplici, non estreme, ognuno a suo modo e nel suo contesto. C’è chi lo fa, senza sofferenza, senza rinunce, riuscendo addirittura ad essere felice. Se molte più persone ci provassero, forse il sistema potrebbe cambiare rotta...