"La pioggia che non cade" di Marco Alvise
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La pioggia che non cade" mette in scena la vita artistica degli Inverso, band romana esistente che, durante un'esibizione, viene notata da un produttore musicale, Luca. Pur non essendo pienamente convinti, i membri del gruppo si affidano alle promesse del produttore e decidono di andare all'appuntamento che potrebbe segnare la svolta della loro carriera musicale.
Partendo dall'obbiettivo di raccontare il raggiungimento di un sogno in un paese che da sempre concede poche chance di successo,
Tonino Abballe affida a
Marco Calvise un soggetto che avrebbe funzionato maggiormente attraverso un'impronta documentaristica, lasciando alla musica e ai suoi componenti quella spontaneità e libertà d'espressione che, invece, la finzione filmica non concede. Il film mette insieme attori e musicisti e crea una sinergia anche abbastanza convincente, che però poi va a scontrarsi con dei dialoghi a volte troppo scarni e un uso eccessivo della forza caricaturale di alcuni personaggi, come quello del produttore e del suo aiutante, troppo “cattivi” per essere credibili.
Nonostante le imperfezioni, giustificate anche da tempi di ripresa molto brevi (tre settimane), traspare lo sforzo creativo e originale del film, aiutato per gran parte dalla straordinarietà dei brani musicali.
Sul lavoro collettivo e sulla doppia direzione di un gruppo che fa musica e che recita allo stesso tempo, il regista ha spiegato: “Principalmente ho cercato di prendere la storia di Tonino e unirla alla musica e questo è stato l'obbiettivo principale, collegando ogni brano ad una sequenza, mettendo in rilievo le emozioni della vita. Si tratta di una specie di excursus, con i cattivi che cercano di accalappiare il gruppo e il gruppo che cerca di farsi strada. Mi piacciono i film musicali ma non i musical. L'idea era quella di una storia assurda, unita da un unico filo conduttore, i brani musicali. Ho cercato di non essere invadente, mettendo in primo piano la musica e in scena la creazione di un brano. Sin dall'inizio il problema era come inserire la musica, visto che non doveva essere un musical. L'idea di arrivare a far capire piano piano se in un primo momento la musica si prestava a videoclip, o a commento musicale, cercando di lasciare la cosa un po' in sospeso, costruendo il film dalle canzoni. Tonino ha scritto la storia e io ho posizionato le musiche”.
Per
Tonino Abballe: “Il progetto è nato per caso, durante un viaggio in treno, dopo che avevo ascoltato il gruppo in un pub a Roma. Leggendo Box Office un articolo parlava della crisi di incassi, e così ho chiamato
Carlo Picone, il leader degli Inverso, e gli ho proposto di fare un film. Lui ha chiamato il suo amico Mauro, il batterista, che nella realtà è come nel film. Da qui è nata la scrittura, abbiamo scritto insieme, unito le idee e alla fine è intervenuta un'altra sceneggiatrice,
Paola Savinelli, che ha perfezionato la storia”.
Successivamente sono intervenuti alla conferenza di presentazione alcuni membri degli Inverso, che hanno spiegato com'è stato raccontare la storia della band attraverso il cinema: “Credo che Marco e Tonino abbiano fatto il sunto di questa nostra esperienza”- ha rivelato
Carlo Picone, leader del gruppo - “Non c'è un'età per inseguire un sogno e su questo ci siamo trovati con Tonino. Se non ci fosse quel grado di incoscienza non si farebbero film di questo tipo. Nonostante fosse la mia prima volta davanti alle telecamere sono stato completamente a mio agio grazie alla troupe da cui ero circondato: sembrava di dar seguito alle esibizioni degli Inverso, e non di girare un film. Quando ho ricevuto la telefonata di Tonino, che mi proponeva di girare un film, con la mia musica come colonna sonora, sono rimasto molto colpito ed entusiasta; Tonino ha iniziato a scrivere la sceneggiatura quella sera stessa”.
“È stata un'esperienza sorprendente, sia durante la lettura del copione sia dopo” - ha spiegato
Anna Russo, violoncellista del gruppo - “Tonino mi ha descritto proprio come sono io nella realtà, senza avermi conosciuto prima. E' riuscito a captare da subito le nostre personalità. E' stata una bella fusione di noi gruppo sul set”.
Infine
Viviana Colais, che nel film interpreta la moglie di Carlo, ha commentato: “Tutti mi hanno subito incoraggiata. Credevo fosse necessario un incontro tra noi attori e il gruppo quindi ho subito contattato Carlo. Gli
Inverso sono carinissimi e Tonino ormai fa parte della mia famiglia. Mi sono molto divertita”.
18/06/2014, 10:30
Margherita Pucello