"Papa Francesco. La Storia di Jorge Bergoglio" su Rai3


Chi era e chi è Jorge Mario Bergoglio, l’uomo nominato papa il 13 marzo 2013, protagonista di una nuova primavera della Chiesa Cattolica? Un documentario storico firmato da Maite Carpio, prodotto da Anthos Produzioni in collaborazione con Radio Televisione Italiana RAI TRE, si propone di approfondire la sua figura, a più di un anno dalla elezione al soglio pontificio. Gli amici di vecchia data e le persone che lo hanno conosciuto da vicino raccontano chi è stato questo uomo. I testimoni della sua vita e le parole semplici e ispirate delle sue omelie, delle sue messe, e gli incontri con la gente umile delle periferie, raccontano una personalità insolita e complessa, con tutte le sfumature dell’uomo sincero, forte, anche di comando ma soprattutto: un uomo di Dio.
Gli amici di vecchia data e le persone che lo hanno conosciuto da vicino raccontano chi è stato questo uomo. I testimoni della sua vita e le parole semplici e ispirate delle sue omelie, delle sue messe, e gli incontri con la gente umile delle villas di emergencia, raccontano una personalità insolita e complessa, con tutte le sfumature dell’uomo sincero, forte, anche di comando ma soprattutto: un uomo di Dio.

Articolato in tre capitoli, il documentario ripercorre la vita di Papa Francesco: la sua infanzia modesta, la grave polmonite che lo costringe a letto ma lo aiuta a trovare la sua vocazione. Il rapporto con nonna Rosa, la vita degli anni 50 nel quartiere Flores di Buenos Aires dov’è cresciuto e dove sono nate le sue passioni: il calcio, il tango e l'opera lirica.

La storia dell’Argentina s’intreccia continuamente con le vicende di Jorge Bergoglio. Una storia che ha conosciuto momenti drammatici. Nel 1976 inizia la terribile dittatura del Generale Jorge Rafael Videla, pochi mesi prima il giovane Bergoglio è stato nominato padre provinciale dei gesuiti e dovrà attivarsi per salvare e aiutare tante persone minacciate da un regime militare impietoso. Vive anche la transizione democratica con i presidenti Alfonsin e Menem, fino alla presidenza dei Kirchner, che lo ritrova arcivescovo di Buenos Aires. Dalla sua posizione non dubita a esprimere le sue opinioni "contrastanti" prima con Nestor e successivamente con Cristina, sempre in difesa dei più deboli.

Per capire Bergoglio però, è fondamentale comprendere che lui è soprattutto un gesuita; il suo rapporto con Padre Arrupe, Preposito Generale della Compagnia di Gesù dal 1965 al 1983, è decisivo nella sua formazione e nella sua carriera. E’ Arrupe a nominare Bergoglio, a solo 36 anni, provinciale dell’ordine ai tempi della dittatura. Il suo comportamento in questi anni non soddisfa tutti all’interno della Compagnia e finirà per essere allontanato da Buenos Aires. Infine il confronto obbligato con la Teologia della Liberazione che negli anni ’70 si estende per tutto il continente e la drastica scelta che l’ordine gesuita fa a favore dei poveri. Per Bergoglio sarà una ragione di vita.
Grazie alla sua sensibilità e al modo deciso e brillante di fare, questo gesuita, partito da un ministero di secondo piano in una sede di Cordoba, divenne in pochi anni arcivescovo di Buenos Aires, primate d’Argentina e presidente dell’Episcopato.

Nel periodo del suo ministero episcopale, iniziato a Buenos Aires nel 2001, continua a condurre una vita austera, fatta di grande semplicità, la cui attenzione è rivolta ai poveri e agli emarginati delle periferie. Un "pastore d'anime" che viaggia in autobus, che si reca di persona nelle periferie dimenticate della megalopoli, che visita i carcerati e i malati di Aids, che celebra messe per le prostitute, che aiuta e sostiene le famiglie dei desaparecidos e che in pochi anni diventerà un punto di riferimento essenziale per la Chiesa mondiale. Un uomo che una volta divenuto papa, non cessa di essere quello che è sempre stato. Come dice il suo amico Gustavo Vera, pres. Della ONG La Alameda: “io lo conosco, so che non vede l’ora di uscire dal Vaticano per andare a trovare i poveri”.
Infatti Papa Francesco ha mantenuto lo stesso stile di vita semplice e austero di Buenos Aires, la stessa essenzialità e frugalità che lo contraddistingue e continua ad essere quello che era: un pastore. Un vera rivoluzione!

Tra gli intervistati: il teologo gesuita Juan Carlos Scannone SJ, l’ex portavoce di Bergoglio a Buenos Aires Guillermo Marcó, S. Em il card. Leonardo Sandri, Antonio Spadaro SJ direttore di Civiltà Cattolica, il vaticanista John Allen, il rabbino di Buenos Aires Abraham Skorka, il teologo collaboratore di Bergoglio Carlos Galli, padre Swinnen SJ, maestro dei novizi al Colegio Maximo, Julio Barbaro, storico ed ex deputato, padre Juan Isasmendi, Gustavo Vera della Fondazione Alameda, padre Angel Rossi, sacerdote gesuita, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e Sergio Sanchez, rappresentante dei Cartoneros nel Movimiento trabajadores excluidos.

In onda su La Grande Storia di Rai Tre, il prossimo 29 maggio 2014, ore 21:05.

22/05/2014, 18:06