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Ringrazio l'intero staff e la giuria del festival Valdarno Cinema Fedic per la spregiudicatezza mostrata nel premiare un film sperimentale come Lezuo.
La volontà di dare spazio a questo tipo di cinematografia è un bene per il dibattito culturale italiano attuale e rafforza un 'idea estetica in realtà ben radicata nella tradizione del paese, almeno in passato.
L'Italia infatti è stata storicamente sempre presente nel dibattito sulle nuove forme estetiche della cinematografia e con il futurismo precursore del cinema astratto e avanguardista. Ginna e Corra (fratelli Corradini) già nel 1911 parlavano di sinfonia cromatica (cinepittura) e di avanguardia nel cinema attraverso interventi estetici inediti, come ad esempio dipingere i fotogrammi di pellicola per ottenere un movimento continuo pittorico o utilizzare il pulviscolo di una stanza come pattern rumoristico all'interno dell'inquadratura. Paolo Gioli, Roberto Nanni, Carmelo Bene, Alberto Grifi e altri sono stati quelli che nel recente passato hanno continuato, ognuno a suo modo, a cercare un linguaggio del cinema specifico, fatto essenzialmente solo di suoni e immagini.
Dedico il premio infine ai miei due nonni Giuseppe e Raffaele entrambi marinai. L'energia creativa del film Lezuo è in parte anche un loro merito"
Questa la dichiarazione rilasciata da
Giuseppe Boccassini, vincitore della 32esima edizione del
Valdarno Cinema Fedic con il film “
Lezuo”.