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FdP 54 - NOTÍCIAS DA RAINHA - Tra il teatro,
la biografia e il documentario


FdP 54 - NOTÍCIAS DA RAINHA - Tra il teatro, la biografia e il documentario
La storia di Lucia Cecělia Kubis, regina della radio brasiliana degli anni ’50, chiamata dal pubblico e dalla critica “La Regina della Radio”, piena di ammiratori e di estimatori, una figura nascosta e marginale nella storia del Sud America ma che grazie a questo piccolo cortometraggio documentario di Ana Johann viene riscoperta da un pubblico piů vasto presente al Festival dei Popoli di Firenze. Il cortometraggio, visto nella sala dell’Odeon, come al solito gremitissima, č un connubio molto particolare tra l’autobiografia e il teatro sperimentale. Su di un palcoscenico – set, ridotto all’osso dalla regista, si spargono gli oggetti e i simboli di una vita tutta dedicata alla radiofonia. Molta attenzione agli effetti sonori e alle fotografie in bianco e nero di una carriera costellata di successi, realizzati ricreando l’atmosfera retrň di una storia finemente rievocata  in interni molto ben scenografati.

Una zolla di terra, sul quale svetta il trono della Regina della Radio, serve alla regista per raccogliere le testimonianze della Kubis che diventa l’icona stessa di un periodo ormai lontano nel tempo. Il film č interessante per la freschezza e l’innovazione del linguaggio che ricorda a tratti l’esperimento teatrale – cinetico del "Wittgenstein" di Derek Jarman, dove la vita del filosofo austriaco veniva rievocata grazie a scene di interni tutti ricostruiti in teatro grazie anche ad effetti sonori e visivi, come in un gioco di citazioni e di rimandi tra il simbolico e il letterario. Interessante lo scambio tra la madre, artista della radio e i gesti della figlia che registra i suoni con i semplici e romantici mezzi del rumorista del muto. I passi vengono fatti battendo le scarpe su di un tavolo di legno, l’acqua messa in delle bacinelle di rame diventa un temporale minaccioso, realizzato artificialmente, le lettere degli ammiratori vengono rilette e registrate dopo anni di oblio, mentre la Kubis, bella e regale, se ne sta seduta immobile sul suo trono di memoria inquadrata in primissimo piano con una fotografia quasi caravaggesca. Sono i tagli netti del teatro – memoria radiofonico. Sicuramente un modo nuovo e diverso per sperimentare sul linguaggio del documentario biografico.

06/12/2013, 09:14

Duccio Ricciardelli