FdP 54 - GEOGRAPHIE HUMAINE - La vita e
il movimento di una stazione parigina


FdP 54 - GEOGRAPHIE HUMAINE - La vita e il movimento di una stazione parigina
Un film fatto di volti e di incontri quello di Claire Simon. La Gare du Nord è un luogo perfetto per raccontare una Parigi multietnica e in viaggio, la vitalità della metropoli parigina colta nel pieno del suo muoversi. Volti che parlano, rivolti alla camera libera e curiosa di una stazione che accoglie stranieri, viaggiatori, pellegrini e solitudini varie. Viene voglia di partire a vedere questo film della Simon, una spontaneità creativa e un approccio libero e sereno con l’Altro, la vita scorre, i treni portano storie e aiutano la piccola troupe ad avvicinarsi alla realtà di una metropoli in continuo movimento. Alternando immagini fisse della stazione parigina ai volti dei passanti in viaggio, il film diventa un pretesto per raccontare una città fatta di  una serie infinita di intrecci multietnici e sociali molto interessanti. Poco spazio lasciato agli insert televisivi, parlano i  volti delle persone incontrate quasi per caso in un ambiente in continuo movimento. Colpisce la gioia dell’incontro, la spontaneità della camera nello scovare la parola, la storia del personaggio, colto nel pieno del suo viaggio. Un documentario realizzato “in strada” con la spontaneità e la libertà di una visione lontana da qualsiasi condizionamento sociologico o giornalistico. Un ritorno all’approccio documentaristico francese visto già ne "Le Joli Mai" di Marker e nelle bellissime immagini del cinemà veritè di Rouch e Morin.

02/12/2013, 09:11

Duccio Ricciardelli