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FESTIVAL DI ROMA 8 - "Border", due donne al confine


FESTIVAL DI ROMA 8 -
Aya e Fatima sono due giovani sorelle siriane molto religiose che vivono a Baniyas, una cittadina sulla costa. La loro vita cambia improvvisamente quando Muhammad, un fiancheggiatore dei ribelli che da mesi combattono contro il governo, riferisce loro che il marito di Fatima ha deciso di disertare l’esercito e di unirsi all’esercito siriano libero dei dissidenti. Le due ragazze sono costrette ad abbandonare la loro casa e a rifugiarsi in Turchia. I problemi per superare il confine, tuttavia, sono numerosi e uno di questi si rivela essere Bilal, un giovane dal passato misterioso che deve a tutti i costi lasciare il paese.

Presentato fuori concorso al Festival di Roma, scritto e diretto da Alessio Cremonini con la supervisione della giornalista-sceneggiatrice Susan Dabbous, "Border" è un film che pone le fondamenta sulla realtà dei fatti sin dalle prime scene introduttive: la crisi siriana ha causato migliaia di vittime, circa due milioni di profughi e, tra questi, si cela la storia vera di due sorelle, costrette come tanti a chiedere rifugio altrove.

Alessio Cremonini sviluppa il suo film partendo da un evento collettivo, come la guerra, per poi stringere su quello privato delle donne in questione e lo fa elaborando immagini molto belle, quasi esageratamente curate nel dettaglio, dall’elemento fotografico della luce ai movimenti di macchina. Nel riprendere gli spostamenti di questo viaggio, tuttavia, il film sembra perdersi un po’ nello specifico di alcuni episodi che non si capisce quanto siano realmente funzionali alla narrazione di partenza, lasciando diversi interrogativi soprattutto nella parte finale.

Buona l’intenzione di voler raccontare da vicino la storia autentica di due giovani sorelle costrette a fuggire da una realtà drammatica, che il regista decide di contestualizzare sin dalle battute iniziali del film. Prodotto da Memo Films, "Border" dovrebbe uscire nelle sale entro l’anno ma rimane ancora sconosciuta la data.

12/11/2013, 14:14

Margherita Pucello