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Note di regia del cortometraggio "Dall'Altra Parte della Strada"


Note di regia del cortometraggio
Non è facile raccontare la violenza sulle donne: un problema molto diffuso ma ben nascosto da luoghi comuni (degli uomini) e “silenzio” (delle donne). Un'angheria, qualcosa di bestiale, lontano dall’umano, eppure presente pressoché ovunque: tra i ricchi come tra i poveri, tra i colti come tra gli analfabeti, negli Stati Uniti come in Europa; in modi tanto diversi quanto simili. Da subito ho deciso che il sopruso si sarebbe consumato in una famiglia “borghese”. Questo è stato il mio primo punto fermo: uscire dal cliché che vuole la violenza unicamente in situazioni estreme di povertà, di abuso di sostanze, di sradicamento culturale, ecc. Assistere invece ad una grande esplosione di rabbia per futili motivi da parte di un uomo benestante, colto, potenzialmente felice, su una donna che nessuna colpa ha, destabilizza, porta fuori dagli schemi, costringe a mettersi almeno un po’ in gioco e a non darsi facili risposte. Per quest'ultima ragione ho voluto che la protagonista, vittima oramai incapace di decidere, scorgesse un nuovo sentiero nel mondo grazie all'incontro con un ragazzo islamico, che con il suo rigore e il suo sentire “altro” le ha rivelato inedite prospettive.

Filippo Ticozzi