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VENEZIA 70 - Aspettando i premi delle Giornate
degli Autori e l'ora di "Venezia Salva"


VENEZIA 70 - Aspettando i premi delle Giornate degli Autori e l'ora di
La Villa degli Autori si apre a due mondi e a due modi di interpretare la realtŕ, domani venerdě 6 settembre: saranno infatti la pellicola indiana “Siddharth” del regista Richie Mehta - vincitore di oltre 30 premi internazionali e 6 candidature ai “Genie Awards” con il suo “Amal” (2007) - e l’evento speciale “Venezia salva” opera prima della regista Serena Nono, film nato in collaborazione con gli ospiti della “Casa dell’Ospitalitŕ di Venezia”, i protagonisti della penultima giornata di festival.

La decima giornata inizia alle ore 16.30 (sala Darsena) con il film “Siddharth” del regista indo-canadese Richie Mehta. Mehta tratta il tema del lavoro minorile e il sequestro di bambini attraverso la storia di Mahendra, riparatore di cerniere, che decide di mandare Siddharth, il figlio 12enne, a lavorare in un’altra cittŕ affinché il ragazzo contribuisca al sostentamento della famiglia. Ma ben presto si perderanno le tracce del giovane. “Siddharth č ispirato dalla vera storia di un uomo che incontrai anni fa a Nuova Delhi - spiega il regista - aveva mandato suo figlio lontano da casa per un lavoro, e da quel giorno non lo aveva piů visto. L’idea che quell’uomo non avesse né la capacitŕ né i mezzi per chiedere informazioni sul figlio era una tragedia difficile da immaginare - continua Mehta - con questo film ho cercato di riconciliare le molte emozioni che quell’incontro aveva suscitato in me, cercando di trasmettere la confusione, il dolore, il senso di impotenza ma anche la speranza che quell’uomo mi ha trasmesso”.

In seconda serata (ore 22, sala Perla) sarŕ proiettato l’evento speciale “Venezia salva” della regista Serena Nono, vincitrice di quest’anno del “Premio alla Creativitŕ d’Autore” della Siae. La Nono racconta il tentato sacco a Venezia nel 1618 da parte della Spagna: un gruppo di congiurati organizzati dall’ambasciatore spagnolo, il Marchese di Bedmar e dal viceré di Napoli, Duca di Osuna, preparano il piano per conquistare Venezia che dovrŕ svolgersi nella notte che precede la “Festa della Sensa”, ovvero lo sposalizio di Venezia con il mare, per annientare e annettere la Serenissima al Regno di Spagna. “La sfida č stata rappresentare il film con ‘non attori’, fatta eccezione per David Riondino, - spiega la regista - con persone che parlano lingue diverse, che vivono al margine, in modo da ottenere una dissonanza di accenti spiazzante”.

Ma la giornata di venerdě č anche una giornata di premiazioni. Dalle ore 18 la Villa degli Autori (lungomare Marconi, 56) ospita le giurie di ben 6 premi: Premio FIPRESCI - Federazione internazionale della stampa cinematografica, Premio FEDEORA - Federazione critici europei e del mediterraneo - per il primo anno anche le Giornate sono in lizza (insieme ai film della Sic e la Mostra) per il miglior film e regista di una produzione europea o a maggioranza europea, Label Europa Cinemas (il miglior film europeo delle Giornate), Queer Lion Award (per la migliore opera “queer” della Mostra del Cinema) e il Premio Lina Mangiacapre. A seguire la Siae consegnerŕ al giovane regista emergente Edo Natoli il “Premio alla Creativitŕ” per il cortometraggio “Secchi” (evento speciale delle Giornate) e la regista Serena Nono riceverŕ il “Premio alla creativitŕ d’Autore” per il suo “Venezia salva” per aver saputo esprimere appieno le caratteristiche e i valori della creativitŕ d’autore che la Siae difende e promuove da sempre.

05/09/2013, 13:45