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Note di regia di "Goodnight Sofia"


Note di regia di
" Goodnight Sofia" è la storia di una voce perduta per sempre. Una voce piena di vita e progetti . La voce di mio padre. L’ultimo ricordo che  ho di lui, o almeno quello più nitido, è legato a Sofia e alla sua voce. E’ un ricordo da niente,  ma è l’unico che ho. Una telefonata, cinque o sei minuti; io ero a Sofia di passaggio dopo un viaggio a Istanbul,  lui a casa. Tutto normale, tutto come sempre.

Mio padre si è tolto la vita due mesi dopo. Per molto tempo mi sono chiesto come avrei potuto salvarlo. Perché non avevo capito? Per molto tempo non sono stato capace di guardare una sua foto o di pronunciare il suo nome. Mi sentivo tradito e abbandonato. Sono tornato a Sofia per cercare la sua voce in quelle strade che non aveva mai visto. Lontano da casa, lontano da tutto. Sono partito dalla fine per ritrovarlo. Il presente, nel film, è una ragazza sola in una città fantasma. Il passato è la rievocazione di un’infanzia immaginaria, quasi magica, attraverso la mia infanzia, l’infanzia del cinema, l’infanzia di Sofia, l’infanzia di altre famiglie lontane e perdute.

"Goodnight Sofia" non è un film su mio padre. Goodnight Sofia è un film per mio padre.    

Leonardo Moro