Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del cortometraggio "Insieme"


Note di regia del cortometraggio
Dirigere un cortometraggio, un film spesso oltre alla tecnica e all’esperienza richiede un qualcosa in più: sentire dentro una spinta a realizzare qualcosa che abbia un senso. Insieme, dopo il mio primo cortometraggio Rosso Vivo (presentato lo scorso anno alla 69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) è il senso di questa mia lunga esperienza lavorativa. È il perchè del mio percorso professionale ed umano.
L’occasione giusta per coniugare, appunto, la tecnica del linguaggio cinematografico con un messaggio di speranza che sia di supporto sia ai malati in terapia oncologica che ai loro famigliari che li devono sostenere ed appoggiare.
Chi mi conosce bene sa che non amo dilungarmi troppo nelle parole. Amo la sintesi e l’essenzialità. Per tale motivo ritengo che siano le immagini a dover parlare arrivando allo spettatore senza troppe mediazioni, catturando la sua attenzione e facendogli scattare quella molla che lo porti a coinvolgersi per poi riflettere su ciò che un regista propone.
Con Insieme mi rendo conto di aver trattato un argomento di cui si parla da sempre con timore: il cancro. Un argomento delicato, difficile, con il rischio di essere un po’ scontati e ripetitivi. Il fine che si propone non è solamente quello di promuovere la speranza, bensì il messaggio forte che oggi, attraverso le nuove terapie di supporto e un adeguato sostegno medico oltre che familiare, si può essere molto più ottimisti sulle possibilità di sconfiggere questa malattia e rendere di conseguenza meno dolorosa e più accettabile la condizione di vita dei pazienti Ho potuto esprimermi al meglio grazie alla bravura ma soprattutto al calore umano degli attori che hanno saputo interpretare con reale partecipazione e commozione quanto la mia direzione artistica richiedeva: raccontare una storia breve, intensa e coinvolgente che regali solarità e speranza a tutti. Arrivare al cuore di chi saprà e vorrà “leggere” questa mia storia realizzata con un linguaggio semplice, quotidiano, senza alcuna retorica ma con estrema verità, sarà per me il risultato più significativo. Riuscire a trasmettere un messaggio concreto di speranza a chi soffre duramente in questo drammatico percorso è il mio intento e obiettivo. Mi auguro di riuscirci!

Annamaria Liguori