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A Reggio Emilia l'anteprima di "Tra la via Emilia e Pavana"


Paolo Rumiz ospite d'onore del festival 167Contatto! per presentare il nuovo documentario


A Reggio Emilia l'anteprima di
Paolo Rumiz e Francesco Guccini
Quest'anno il festival 167Contatto! apre con un tributo alla via Emilia. Giovedì 13 giugno alle 21.00 verrà infatti presentato in anteprima il film del regista Alessandro Scillitani Tra la via Emilia e Pavana. Ospite della serata, Paolo Rumiz.
L'evento si svolgerà in Piazza Domenica Secchi, nel cuore della zona stazione di Reggio Emilia. In caso di maltempo la serata avrà luogo presso il Centro d'Incontro Reggio Est, in via Turri 49.

A 2200 anni dalla fondazione dell’antica via consolare, lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz ha intrapreso un viaggio lungo la via Emilia alla ricerca dei segni di una celebrazione mancata, realizzando un articolo per il quotidiano La Repubblica. Il resoconto del suo passaggio lungo la famosa strada è contenuto anche nel bellissimo libro "Morimondo" (Feltrinelli 2013), un favoloso affresco narrativo dedicato al Po, anzi a Po, come spiegherà lo scrittore nel corso della sua opera.

Tra il Po e la via Emilia, c'è la terra che ha ispirato poeti, cantori, narratori e viandanti. Il regista Alessandro Scillitani, quindi, ha attraversato la via Emilia alla ricerca di tracce del passato e della vita di questa antica strada. Tra tutti gli incontri, spicca quello con Francesco Guccini, che dialoga con Paolo Rumiz raccontando il suo rapporto con il mito della via Emilia, e rivelando alcuni retroscena del suo famoso verso "Fra la via Emilia e il West".

Il film poi cerca tracce di quel sogno americano, che ha ispirato musicisti, fotografi, bikers. Fra i protagonisti di questo affresco: il noto rocker emiliano Graziano Romani che ha dedicato una canzone alla via Emilia e il fotografo Paolo Simonazzi che ha fatto una mostra sul rapporto fra rock e mondo padano. Vicino a Milano, c'è un appassionato cronico della via Emilia, che fa magliette, adesivi e cappelli con il logo della via Emilia ridisegnato con la forma di quello della route66, e si è perfino fatto tatuare il suo amore per la strada, che storicamente finirebbe a Piacenza, ma che lui sente come naturalmente legata al capoluogo lombardo. E c'è anche chi, con tanto di documenti, sostiene che la Regione Emilia non sia mai esistita, rivendicando un primato romagnolo nella diffusione di dialetti e abitudini che vengono confuse per emiliane.
Si parla anche di nord e sud della via Emilia, di matti, lazzaretti, antichi ospedali, tra evocazioni e tracce di un mito dimenticato.

06/06/2013, 09:35