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THE BOSNIAN IDENTITY - Le conseguenze della guerra


THE BOSNIAN IDENTITY - Le conseguenze della guerra
Durante l’aggressione Serba in Bosnia sono scomparse circa 30.000 persone e le vittime del genocidio di Sebrenica sono 8372, ma solo 22.000 corpi sono stati riesumati dalle 600 fosse comuni per ora ritrovate.

Matteo Bastianelli con "The Bosnian Identity" va a raccontare nel dettaglio alcuni personaggi reduci da questo disastro di guerra, avvicinando con discrezione lo spettatore al dolore delle giovani generazioni scampate al genocidio etnico degli anni ’90.

Adis da ragazzino ha perso prima il padre, poi qualche anno dopo una mina anti uomo lasciata in un campo lo deturpa nel corpo e nell’anima. Dopo anni di operazioni e di ospedalizzazione in Italia e all’estero il ragazzo riesce a tornare in Bosnia e cerca di ricominciare una vita normale.

Nel documentario si apre anche un'altra indagine sulle fosse comuni e i campi di concentramento con rare immagini di archivio girate sul campo, che vengono messe a confronto dal regista con lo stato attuale della zona. Questo effetto di sovrapposizione e di passaggio del tempo restituisce bene la forza distruttiva e la brutalità del conflitto nella ex Yugoslavia.

Le telecamere di Bastianelli entrano anche nell’”Istituto per le persone scomparse” che raccoglie i resti dei civili sepolti nelle fosse comuni per identificarli e cercare di riconoscerli attraverso il Dna. Molto processi per i crimini di guerra nella ex Yugoslavia sono ancora aperti e il lavoro di questo centro di ricerca sarà fondamentale per determinare l’entità di questo genocidio etnico.

Un documentario molto toccante, che racconta in maniera efficace la storia parallela dei due personaggi, facendo un ottimo utilizzo dei materiali girati.

30/05/2013, 17:27

Duccio Ricciardelli