Fondazione Fare Cinema
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Note di produzione di "Napoli Underground"


Note di produzione di
La città di Napoli è lo scenario ideale per ambientare un film: possiede ambientazioni di notevole bellezza e interesse e molto diverse tra loro. Molti dei luoghi tipici della nostra città sono famosi in tutto il mondo e hanno già ospitato in passato numerosi set cinematografici con risultati spesso notevoli. Ma secondo noi i luoghi di rilievo artistico, storico o paesaggistico non si esauriscono certo con quelli già visti al cinema o in televisione, né si può dire che la “napoletanità” e l'unicità della città siano state già trattate al cinema in modo esaustivo. In particolare, tra i luoghi ancora per lo più ignoti al pubblico cinematografico ci sono le numerose cavità naturali o artificiali del sottosuolo cittadino. Le catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, il cimitero delle Fontanelle, il labirinto di canali che costituisce la “Napoli sotterranea”, il cosiddetto “tunnel borbonico”, i reperti sottomarini di Baia, sono solo alcuni esempi: chi conosce questi luoghi sa che essi costituiscono una risorsa storica, culturale e paesaggistica che può tranquillamente competere con le più note bellezze napoletane di superficie. La nostra idea è di valorizzare queste location sotterranee dedicando loro un lungometraggio indipendente. La struttura dell'opera sarà a episodi, sulla falsariga di alcuni film della “commedia all'italiana” molto diffusi negli anni '60. Grazie alla struttura a episodi riusciremo a sfruttare al meglio queste location dedicando a ciascuna di esse un episodio del film. Lo scenario della città sotterranea permetterà di valorizzare il notevole ed unico patrimonio artistico e storico che il sottosuolo della città conserva. Per la prima volta tutti questi luoghi saranno inseriti in un film per il grande pubblico, piuttosto che in un documentario per soli appassionati: ambientare gli episodi del film in questi luoghi poco conosciuti ci permette di dare notorietà a queste zone senza però necessariamente appesantire lo spettatore con dati storici e nozioni. Lo spirito e la storia dei luoghi saranno certamente rispettati con accenni alla loro costruzione o funzione originaria. Ma il nostro intento non è quello di spiegare allo spettatore la magia del nostro sottosuolo, bensì raccontare delle storie ambientate in questi luoghi e aspettare che sia lo spettatore stesso ad interessarsi (ed eventualmente a documentarsi) a questo nostro patrimonio sotterraneo.
A livello narrativo presenteremo una carrellata di personaggi diversi tra loro che per i motivi più disparati si trovano a dover scendere nel sottosuolo. Il tono delle storie sarà leggero ma ci sarà sempre uno spunto per riflettere oppure per conoscere la storia o leggenda di quei luoghi. In particolare concentreremo l'attenzione su vizi e virtù delle diverse tipologie sociali che convivono nelle nostra città, mostrando spesso il loro aspetto meno conosciuto e, quindi, underground.
Le riprese del film dureranno approssimativamente trenta giorni. Il film sarà girato con tecnologia digitale full hd, con attrezzatura di ultima generazione e sfruttando l'esperienza del gruppo produttivo di PensareFare. La troupe e il gruppo produttivo saranno composti da circa quindici elementi.

Per quanto riguarda gli attori continueremo con la nostra abitudine di usare attori non professionisti presi dalla strada, ma l'idea è quella di affiancarli stavolta a degli attori napoletani conosciuti al pubblico in modo da dare un valore aggiunto al nostro film. Al momento siamo in contatto con alcuni attori di rilevanza nazionale e stiamo definendo le condizioni per la loro partecipazione. In linea di principio in ogni episodio potremmo inserire un attore di calibro con il duplice effetto di aumentare la qualità della recitazione e quindi della narrazione, e di migliorare la visibilità del
nostro film.

Gli episodi saranno una decina, con una durata variabile da cinque fino a un massimo di quindici minuti. Come già accennato, ogni episodio sarà ambientato in una location diversa della città sotterranea: sceglieremo quindi tra le Catacombe di San Gaudioso, l'ossario delle Fontanelle, le Catacombe di San Gennaro, il vecchio acquedotto della Bolla, il vecchio acquedotto di Carmignano, il cosiddetto “tunnel borbonico”, la tomba di Virgilio/Crypta Neapolitana, i reperti archeologici sottomarini di Baia, la grotta di Seiano a Posillipo, le enormi cavità tuttora esistenti intorno a Capodimonte, gli ipogei greci del rione Sanità, i siti archeologici a Pozzuoli e dintorni, la solfatara, il Vesuvio, i crateri dei Campi Flegrei, i reperti sotto la chiesa di San Lorenzo e sotto il Duomo, la cavità sotto piazza Miraglia, lo spazio sotto piazza Cavour, la metropolitana di Napoli con le sue stazioni avveniristiche e con i suoi cantieri pieni di reperti ed altri siti del sottosuolo di rilevanza storica, archeologica o geologica. La scelta delle “location” sarà dettata in base a fattori narrativi e logistici.