Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

LUCCIOLE PER LANTERNE - L'acqua, bene comune?


Stefano e Mario Martone raccontano la privatizzazione (italiana) dell'acqua in Cile


LUCCIOLE PER LANTERNE - L'acqua, bene comune?
"Lucciole per lanterne" parla di Cile ma parte dall'Italia; esattamente cinque anni fa, quando si è trattato di votare il referendum sulla privatizzazione dell'acqua e i registi - Stefano e Mario Martone - scoprono che il nostro paese, nella figura della pubblica Enel, possiede il 97% dell'acqua cilena.
Se, dunque, votiamo per mantenere il diritto all'acqua pubblica, dall'altro capo del mondo sottraiamo la stessa risorsa a migliaia di famiglie per costruire imponenti dighe.

Il documentario si snoda sulla dorsale cilena partendo dalla Patagonia e dirigendosi verso nord per dare voce ai protagonisti di una protesta decennale (la prima diga fu costruita nel territorio mapuche negli anni '90), tutte donne. Così impariamo a conoscere e ammirare la tenacia di Berta (mapuche già attiva nel secolo scorso), che non vuole accettare la terra senza accessi all'acqua concessale in cambio di quella perduta; e Claudia, conduttrice radiofonica che lotta e si informa per contrastare nel merito il progetto della nuova diga, purtroppo senza ottenere risultati.

L'effetto della prima diga sul territorio dell'Alto Bio Bio è stato devastante (massima disoccupazione, distruzione dell'agricoltura, tasso di suicidi più elevato del paese) ma questo precedente non influisce sulle decisioni dei politici chiamati a decidere.
Né la popolazione potrà avvantaggiarsi della nuova risorsa energetica, perché l'elettricità sarà in gran parte destinata alle miniere lontane 2000 chilometri, e in minima parte troppo cara.

"Darei l'intera Montedison per riavere le lucciole", recitava Pasolini (doverosamente citato in epigrafe del documentario), ma è certo che il progresso scrive una storia diametralmente opposta, pare sottolineare il titolo (oppure vuole dirci che la società sta sbagliando?).

28/04/2013, 10:30

Sara Galignano