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La Resistenza di Alphaville


La Resistenza di Alphaville
Appunti di Resistenza d’autore ad Alphaville Cineclub di Roma per il consueto incontro annuale con la Storia del nostro Paese attraverso pellicole di grandi maestri del cinema italiano …

Mercoledì 24 aprile prossimo dalle ore 21.00 , nella consueta sede di Via del Pigneto 283, Alphaville propone la visione di "Sotto il sole di Roma" (1948) di Renato Castellani, autore che si inserisce nel corso neorealista con una ‘commedia drammatica’di ritmo fluente e vivacità solo in superficie spensierata, ma che nasconde in realtà tra le pieghe una profonda amarezza velata di disincanto, entrando a buon diritto nel filone che la critica del tempo apostrofò, non senza spregio altezzoso, neorealismo rosa. Alle ore 23.00, per cinephile padroni della notte, sarà possibile assistere alla proiezione del documentario di Adriano Aprà "Rossellini" (1993), ritratto completo del regista e dell’uomo in un film di montaggio in cui frammenti di pellicole, riprese sul set, momenti privati, interviste compongono un mosaico affascinante in cui si mescolano passato e presente, stili di cinema e modi di essere.

Giovedì 25 aprile, sempre alle 21.00, la serata si aprirà con la presentazione del nuovo progetto firmato Alphaville Cineclub Neorè– Casa del Neorealismo a cura di Patrizia Salvatori e con il Patrocinio del Comune di Roma Municipio 5 (ex 6), luogo di costruzione fisica e non solo in cui il neo e post realismo, fari della storia del cinema e della cultura del nostro Paese nel mondo, troveranno alloggio e saranno dunque alla portata di chiunque voglia ri-partire dalla memoria!

Subito dopo, lettura aperta di brani scelti da "I sette fratelli Cervi" di Alcide Cervi, “… un piccolo capolavoro di dolcezza, di fierezza e di forza. Una testimonianza della perennità dei valori della Resistenza , fondamento del nostro consorzio civile, nata dal sacrificio di migliaia di Partigiani come Alcide Cervi ed i suoi sette figli” - dichiarò Sandro Pertini. A seguire, proiezione di "Germania, anno zero" (1948), capolavoro di Roberto Rossellini e sua opera di transizione tra il neorealismo sociale e l’analisi dei drammi esistenziali dell’individuo. La passeggiata del piccolo protagonista attraverso una Berlino devastata ed ostile è tra le più alte pagine della Storia del Cinema di tutti i tempi. Carlo Lizzani collaboratore alla sceneggiatura, premio al Festival di Locarno di quell’anno.

18/04/2013, 12:08