Il documentario presentato nella sezione
Sguardo Italiano sul Medio Oriente all’interno del
Middle East Now di Firenze è un capitolo di un work in progress che
Antonio Lemma sta realizzando in Afghanistan, seguendo le attività dell’Associazione di micro credito
Pangea, realtà che aiuta le giovani donne e le vedove afghane a creare degli apporti economici legati all’artigianato.
Il film è diviso in due parti; nella prima viene introdotta l’attività dell’associazione sui territori di guerra. In si ha un accesso (non sempre facile) al mondo femminile delle vedove e delle donne afghane. Lemma, che in questo documentario è regista ed anche cameraman, con un lavoro fotografico molto curato, riesce a raccontare un universo fatto di soprusi, violenze e limitazioni, riuscendo ad avvicinarsi in maniera sorprendente alla gestualità e al lavoro di queste donne. Nella seconda parte ci si sposta sul mercato nero di Kabul dove si è creato un vero e proprio banco illegale, qui si scambiano soldi in contanti, incentivando il traffico illecito di armi ed oppio. Anche in questo secondo spaccato di attualità, Lemma è molto vicino ai soggetti, riuscendo a catturare le immagini di una realtà inaccessibile e rischiosa per l’osservatore occidentale.
"
Money Market" è un frammento corto di qualcosa che potrebbe diventare un lungometraggio documentario molto interessante, l’autore, infatti, si muove bene sul territorio con uno stile “sporco” e deciso tipico del reportage di guerra. Lemma tornerà in Afghanistan a Giugno per completare un'altra sezione del suo lavoro.
09/04/2013, 08:07
Duccio Ricciardelli