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Obblighi delle TV per il cinema italiano,
da luglio in vigore le quote


Obblighi delle TV per il cinema italiano, da luglio in vigore le quote
Da luglio entra in vigore il decreto sulle quote di investimento e di trasmissione che le televisioni devono riservare al cinema italiano, firmato dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e dal ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, venerdì 22 febbraio. Per quanto riguarda l’obbligo di investimento, il provvedimento stabilisce per la Rai che il 3,6 per cento dei ricavi complessivi annui debba essere destinato a produzione, finanziamento, pre-acquisto e acquisto di opere cinematografiche italiane, mentre per le altre emittenti tale obbligo riguarda il 3,2 per cento degli introiti netti, in particolare, per quelle a pagamento, degli introiti al netto di quelli da abbonamenti “sportivi”. Per quanto riguarda l’obbligo di programmazione, il testo prevede per la Rai che sia dedicato a opere italiane l’1,3 per cento del tempo di trasmissione per i canali generalisti e il 4 per cento per quelli tematici cinematografici, mentre per le altre emittenti tale disposizione riguarda l’1 per cento del tempo per i canali generalisti e il 3 per cento per quelli tematici cinematografici. Tali quote rientrano negli obblighi di investimento e programmazione a favore delle opere europee già disposto dalla normativa comunitaria e nazionale. Il provvedimento, che scatterà l’1 luglio 2013, prevede un percorso graduale per raggiungere le quote previste: 30 mesi per la programmazione e 18 mesi per gli investimenti. Al termine del primo anno di applicazione delle quote “ordinarie” previste dal decreto, queste ultime potranno essere verificate e, nel caso, aggiornate alla luce della situazione di mercato.

La firma del decreto sulle quote cinema" - hanno dichiarato Passera ed Ornaghi - "dà concreta attuazione a una misura normativa attesa da tanti anni. Il provvedimento tiene conto delle esigenze degli operatori del settore e delle osservazioni giunte dal Parlamento, introducendo un meccanismo graduale di investimenti e programmazione. Ora la cinematografia italiana può contare su maggiore certezza normativa e di investimenti, che favorirà il rilancio del settore” hanno concluso i due ministri.

Il decreto ministeriale 22 febbraio 2013 è disponibile insieme alla relazione di accompagnamento nella sezione Normativa – Normativa Statale del sito internet della direzione generale per il Cinema

15/03/2013, 11:10