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NEL PAESE DI GIRALARUOTA - Inganno Calciopoli?


Il documentario di Stefano Grossi tenta di far luce sul processo e sulle sentenze contro la Juventus e il calcio italiano


NEL PAESE DI GIRALARUOTA - Inganno Calciopoli?
Ci vuole una certa dose di coraggio in Italia per affrontare il tema "calciopoli", forse anche più che a parlare di certi fatti di cronaca nera o di criminalità organizzata: il problema è quello di essere il più possibile imparziali, senza buttare fango (solo) sulla Juventus, la "grande condannata" di quei processi, né affrettarsi in ingiusti revisionismi.

Una mole enorme di dati e di intercettazioni, fronti contrapposti tra colpevolisti e innocentisti, tifosi schierati (o mascherati) impegnati a smuovere e confondere le acque: è stato Stefano Grossi ad accogliere il grande impegno che richiedeva il progetto "Nel Paese di Giralaruota (Il grande inganno di Calciopoli)", e non stupisce questa scelta guardando alla sua filmografia recente, con la realizzazione di progetti "enormi" come "C'era una Volta in Italia - Memorie di un Paese che non c'è più (1957-1967)" e "Diari del Novecento".

Per chi non lo sapesse: cos'è Calciopoli? Il più celebre (al momento...) scandalo dello sport più amato dagli italiani, che si riferisce in particolare alle stagioni 2004 e 2005. Il processo penale di primo grado su Calciopoli si è svolto tra il 2008 ed il 2011 presso il tribunale di Napoli, con sentenze che hanno colpito tra l’altro Luciano Moggi e Antonio Giraudo della Juventus.

Utilizzando la metafora del paese di Giralaruota presente nei libri di Renato La Monica da cui nasce il progetto (la cui narrazione è affidata all'attrice Tatiana Lepore: l'idea sulla carta è intrigante ma ha la "colpa" di allungare un po' troppo il racconto e rimanere un po' slegata dal resto) e numerose interessanti interviste a giornalisti specializzati (ma parla anche Moggi, e si poteva forse evitare), il documentario cerca di fare il punto su una vicenda intricata e riesce (quasi) nell'obiettivo di risultare super partes, anche se l'antipatia per l'Inter morattiana traspare. Alla fine la sensazione è quella di un (ennesimo) processo italiano malfatto e che sarebbe da rifare, anche se i recenti ampi successi sul campo della Juventus forse pacificheranno i tifosi bianconeri inferociti da quelle sentenze. Tra passaporti falsi e doping, scommesse vere o presunte, Calciopoli rischia di rimanere un esempio tra tanti del "marcio" consentito agli attori principali del nostro calcio...

Il documentario è disponibile su Own Air.

08/03/2013, 09:00

Carlo Griseri