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Rai Storia, Res ricorda Massimo Troisi


Rai Storia, Res ricorda Massimo Troisi
Massimo Troisi
“Quando intorno a me ci sono meno di quindici persone, provo senso di solitudine. Anche perché, in casa, eravamo diciassette...”. Oggi, a quasi vent’anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, al senso di solitudine ci hanno fatto l’abitudine coloro che hanno ancora nostalgia di uno degli artisti (attore, comico, ma non soltanto) più amati della storia del cinema e del teatro italiani.

Il 19 febbraio di quest’anno l’indimenticabile interprete di “Ricomincio da tre” avrebbe compiuto 60 anni. Per ricordare Massimo Troisi Rai Storia propone uno speciale di RES. Un programma nel quale il giovane attore Antonio Piccolo presta la propria voce a pensieri e riflessioni del comico napoletano. Una sorta di passeggiata nel tempo dove immagini e passaggi indimenticabili della carriera di Troisi si uniscono a frammenti, aneddoti ed interviste nelle quali racconta il suo mestiere ma anche del rapporto con Napoli o quello piu’ timido e riflessivo con le donne.

La narrazione si intreccia con le più celebri apparizioni di Troisi in tv, con le scene dei suoi film e i volti degli amici storici, da Roberto Benigni a Lello Arena, da Gianni Minà a Enzo Decaro, Pino Daniele e Renzo Arbore. E poi, i sodalizi più importanti della sua carriera. Dagli inizi - con la Smorfia - fino alla collaborazione con Ettore Scola che l’ha voluto in tre suoi film fino alla massima espressione artistica de “Il Postino”, il capolavoro che Troisi ha concluso poche ore prima di morire, nel 1994. Massimo Troisi, un artista che si era avvicinato al cinema quasi per caso: “Ero andato a vedere ‘Roma città aperta’ - spiega Troisi in un’intervista – e sono uscito dal cinema con tutte quelle emozioni. E’ li che mi sono detto: Massimo, da grande tu devi fare il geometra”.

Poi la scelta di avviarsi alla carriera del regista. Con la spiegazione, ad un giovane Pippo Baudo, di quanto lungo fosse stato il suo percorso per studiare tutti i segreti del cinema: “In effetti - rispose Troisi - ho guardato un film in televisione”. Ironia e semplicità in grado di suscitare tenerezza ed emozioni. O, spesso, sorrisi, conseguenza dei racconti sulla sua famiglia, degli sketch di No-Stop con gli amici della smorfia, degli aneddoti della sua infanzia e dei suoi primi approcci col cinema. Di Troisi è emerso, sempre, il lato malinconico e poetico. Ma la figura che manca al pubblico, soprattutto quello napoletano, è quella irriverente e provocatrice, che riesce a parlare di politica e si diverte a smontare i luoghi comuni su Napoli, povertà e famiglia. Un personaggio vero, appassionato di calcio, legatissimo alla sua terra, innamorato del cinema e del teatro. Un uomo, Massimo Troisi, che ha fatto di modestia, umiltà e discrezione uno stile di vita.

18/02/2013, 12:28