Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

ASPROMONTE - La famiglia e le origini per riscoprire la vita


Un imprenditore della Brianza si mette alla ricerca del fratello per concludere un affare importante. Ma, una volta in Aspromonte, la faccenda si complica aprendo gli occhi all'uomo venuto dal nord. Le immagini di una regione da rivalutare, troppo a lungo associata ad eventi malavitosi e al decadimento culturale. L'opera prima di Hedy Krissane con Franco Neri, Andrea De Rosa e Pier Maria Cecchini in uscita a fine mese.


ASPROMONTE - La famiglia e le origini per riscoprire la vita
Franco Neri in un'immagine di "Aspromonte"
Non è difficile fare un film. Farlo bene è un altro conto. "Aspromonte" di Hedy Krissane è il risultato di una voglia matta di cinema, ma anche del lavoro di chi ha capito come si fa e come funziona la macchina produttiva. Come spesso accade, "la voglia matta", fa perdere di vista il primo obiettivo di un film: raccontare una storia. Forse la scrittura, per chi non lo ha mai fatto, è l'aspetto meno divertente e appagante della realizzazione di un film, perché è comunque una fase artistica in cui il talento e l'esperienza contano più del mestiere. E in Aspromonte la sceneggiatura sembra solo una traccia, tra l'altro già vista, per ambientare il film e mostrare una delle zone più belle d'Italia, sicuramente da riscoprire.
Peccato che alla proiezione dedicata alla stampa e agli amici, alla Casa del Cinema di Roma, la copia digitale fosse di pessima qualità, con il verde, brillante o intenso dei boschi calabresi, ridotto a un impasto senza tonalità più simile a un novembre milanese. Il tutto condito da una misteriosa pioggia di pixel che invadevano lo schermo aumentando la sensazione di pasticcio e vanificando il lavoro del direttore della fotografia Giuseppe Arlotta e il primo obiettivo del film, mostrare (come da titolo) l'Aspromonte.

La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista da Pier Maria Cecchini e da Gero Giglio, è veramente solo un accenno, ma a mancare sono i meccanismi che fanno scattare le situazioni, come se gli autori non si fossero mai chiesti il "perché" delle azioni dei loro personaggi.

Franco Neri conferma le sue doti di comico, tirando fuori l'ironia al momento giusto, mentre Andrea De Rosa ce la mette tutta ma fatica ad entrare in un personaggio alquanto sbiadito. Pier Maria Cecchini guadagna una sufficienza grazie alla voce, ma anche lui è costretto ad azioni e dialoghi altamente superficiali, tra il filosofo di paese e la guida turistica.

Il film è stato prodotto anche grazie al contributo pubblico della Film Commission Calabria, alla provincia di Reggio Calabria, al Corpo Forestale dello Stato e all'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte.
La distribuzione (Cineclub Internazionale) assicura l'uscita in tutta Italia per il 31 gennaio.

27/01/2013, 17:37

Stefano Amadio